La conferma è arrivata dalle analisi. La Provincia ritiene questo orso "problematico" e con l'approvazione delle nuove linee guida per la gestione dei grandi carnivori, il suo destino potrebbe essere tutt'altro che roseo
Gli attivisti di Assemblea Antispecista e Centro sociale Bruno: “Saremo in piazza per denunciare le recenti linee guida, pubblicate dalla Provincia Autonoma, che individuano nell'uccisione degli orsi la strategia privilegiata per gestire la convivenza con questi animali”
Sono attesi i risultati delle analisi genetiche dell'esemplare per capire se possa trattarsi di M62, fratello di M57. Per la Provincia ci sono elementi che "consentono di definire il plantigrado "problematico" a tutti gli effetti, con profili di pericolosità per l'uomo, viste le analogie con il caso di M57". Con le nuove linee guida può essere abbattuto
A pochi giorni dall'approvazione delle nuove linee guide per la gestione delle situazioni ritenute critiche e degli orsi ritenuti problematici, è stato catturato un esemplare dopo mezzanotte
Le nuove linee guida, nella gestione delle situazioni critiche e degli orsi ritenuti problematici, individuano tre tipi di azioni: leggere, energiche (radiocollare e cattura con successivo spostamento) e, per ultima la rimozione attraverso l’abbattimento
Comparotto: "La sicurezza del territorio non può essere a scapito della libertà, del benessere e della vita stessa degli animali. I metodi per una serena convivenza tra grandi mammiferi e popolazione ci sono, ma la Provincia di Trento li ignora"
L’obiettivo, con l’inizio della stagione estiva, per il presidente è "quello di garantire la sicurezza dei cittadini trentini e di quanti verranno in vacanza. Ho trovato nel ministro una figura che conosce bene il problema e soprattutto che ha deciso di affrontarlo in maniera pratica e non ideologica”
Diversi gli incontri con questo animale raccontati e segnalati a giugno. Recentemente il presidente Fugatti ha firmato un'ordinanza per l'installazione di cassonetti per i rifiuti anti-orso in alcuni Comuni trentini
Una decisione presa in vista dell'apertura della stagione turistica e dell'auspicata massiccia futura presenza di persone, sia per una gita in giornata sia per una vacanza più lunga, come avviene ormai da tempo ni comuni di Cavedago, Andalo, Molveno e Fai della Paganella
Una decisione presa in vista dell'apertura della stagione turistica e dell'auspicata massiccia futura presenza di persone, sia per una gita in giornata sia per una vacanza più lunga, come avviene ormai da tempo ni comuni di Cavedago, Andalo, Molveno e Fai della Paganella
Nell'ordinanza il Consiglio di Stato ha richiesto una nuova ispezione, senza preavviso, nel Centro Casteller, dove si trova anche M57, da parte dei carabinieri forestali del Cites
Gli attivisti: «Non accettiamo le sospensioni alla libertà di manifestare fisicamente per la città. Contro una politica che “transita” sempre sullo stesso binario, che non pensa a un mondo più vivibile, ma solo a uno più profittevole, ci schieriamo per un mondo diverso e presto saremo ancora in piazza, per noi, gli altri animali e gli ecosistemi»
Gli attivisti della campagna #StopCasteller: «La giunta provinciale deve dare conto di questa “politica dei sotterfugi” e dichiarare subito la data del trasferimento»
Sono stati due i presidi, uno nella centrale piazza Fiera da cui i manifestanti hanno poi sfilato con maschere d'orso fino a piazza Dante, sede dei palazzi del potere. «Problematica è l'arroganza della giunta leghista e, più in generale, l'idea diffusa che il mondo, l'ambiente e gli animali siano a totale disposizione dell'essere umano» dichiarano gli attivisti del Centro sociale Bruno e di Assemblea Antispecista
Le attiviste hanno attraversato la città in direzione del palazzo della Provincia Autonoma, per manifestare il loro dissenso verso quella che definiscono «l'ottusità della Giunta Fugatti, responsabile delle catture e con potere di vita o di morte sugli animali oggi rinchiusi e anche su quelli attualmente liberi, che rischiano l'abbattimento»
Gli attivisti di Assemblea Antispecista e Centro sociale Bruno tornano a manifestare per gli orsi attualmente confinati all'interno del Centro Faunistico Casteller. La loro è una denuncia su "l'incapacità degli amministratori nella gestione del rapporto con questi grandi carnivori"
Gli attivisti del Centro sociale Bruno: “Perché l'immagine idilliaca di quell'orso nell'aiuola fiorita non inganni sulla realtà del rapporto tra gli uomini e questi grandi animali in Trentino”