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Orsi trentini, nuove linee guida: se considerati pericolosi potrebbero abbatterli

Le nuove linee guida, nella gestione delle situazioni critiche e degli orsi ritenuti problematici, individuano tre tipi di azioni: leggere, energiche (radiocollare e cattura con successivo spostamento) e, per ultima la rimozione attraverso l’abbattimento

Quello dei grandi carnivori è un tema che non smette di far discutere. Tra segnalazioni di avvistamenti, incontri a Roma e battaglie tra animalisti e provincia, arrivano dalla Giunta provinciale le linee guida per la gestione dell’orso in Trentino. Linee guida che prevedono anche l'abbattimento, se l'esemplare viene ritenuto pericoloso. La notizia è arrivata a fine giugno, la delibera porta la firma del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Il provvedimento, si legge nella nota, dà attuazione alla legge provinciale 9/2018, relativa all’applicazione dell’articolo 16 della Direttiva Habitat (disciplina delle deroghe) per la specie orso bruno (Ursus arctos). Avviene nell’ambito del quadro tecnico costituito dalle indicazioni individuate dal Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace), che rimane il documento tecnico di riferimento per ogni attività di gestione dell’orso in provincia di Trento.

Le linee guida, come spiegato dalla Provincia, sono frutto di un confronto con Ispra, l'istituto che avrebbe rilasciato sull’ultima versione un parere positivo. L’aspetto considerato dalla Provincia più controverso in questa partita è la gestione degli esemplari considerati "più problematici". Per loro le linee guida fissano i casi in cui sarà possibile, in estrema ratio e a seguito di atteggiamenti ritenuti pericolosi o dannosi per l’uomo, disporre l’abbattimento di un orso.

L’analisi di questi casi, assicura la Provincia, avverrà in maniera coerente con i criteri del Pacobace, che prevede 18 atteggiamenti con differenti gradi di pericolosità. Sugli esemplari più problematici si esprimerà anche l’Ispra, ma "fatto salvo i casi per i quali vi sia l’urgenza di intervenire rapidamente per garantire la pubblica sicurezza, competenza che sarà in capo al presidente della Provincia autonoma di Trento".

Le nuove linee guida sarebbero state studiate per dare al Trentino un nuovo e più attuale strumento di gestione della popolazione d’orso che pare abbia superato i 100 esemplari. Nel documento di oltre 50 pagine viene analizzato il contesto italiano ed europeo, con le diverse normative, e ripercorso il progetto di reintroduzione dell’orso nella provincia autonoma. Le prospettive dell'attuale popolazione d'orso sono di un’ulteriore crescita (si stimano in 129 gli esemplari entro il 2025). “La presenza dell’orso in Trentino - è sempre il documento gestionale ad affermarlo - ha comportato alcuni aspetti critici che hanno portato ad un diverso atteggiamento dell’opinione pubblica”.

Le nuove linee guida, nella gestione delle situazioni critiche e degli orsi ritenuti problematici, individuano tre tipi di azioni: leggere, energiche (radiocollare e cattura con successivo spostamento) e, per ultima la rimozione attraverso l’abbattimento. 

Per quanto riguarda la gestione delle situazioni critiche e degli orsi problematici, le nuove linee guida individuano tre tipi di azioni: leggere, energiche (radiocollare e cattura con successivo spostamento) e, per ultima la rimozione attraverso l’abbattimento. 

Sulla gestione delle criticità, il provvedimento specifica quali siano le modalità di attuazione del Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace), in particolare per quanto riguarda il capitolo sui “Criteri e procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici e d’intervento in situazioni critiche”. Pacobace, sottolinea ancora la nota, rimane il documento tecnico di riferimento per ogni attività di gestione dell’orso in provincia di Trento e la delibera dell’esecutivo provinciale chiarisce lo schema di riferimento per l’applicazione delle “azioni energiche” (abbattimento) nei confronti di esemplari d’orsi pericolosi, la cui applicazione, con autorizzazioni o ordinanze, spetta al presidente della Provincia autonoma di Trento.

“Il Pacobace - sottolinea la delibera -, rispetto agli orsi problematici, suggerisce un ventaglio di azioni possibili ed alternative fra loro, in corrispondenza di determinati comportamenti da parte dell’orso, senza specificare i criteri in base ai quali l'amministrazione provinciale sceglie di volta in volta l’azione più opportuna”. 

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