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Il Consiglio provinciale vuole l'autonomia energetica del Trentino

Rossi (Azione): ​“È il momento di affrontare temi impopolari: dobbiamo metterci in un’ottica di guerra che prevede una riduzione dei consumi e questo significa sacrifici”

​“È il momento di affrontare temi impopolari: dobbiamo metterci in un’ottica di guerra che prevede una riduzione dei consumi e questo significa sacrifici”. Il consigliere provinciale di Azione Ugo Rossi non ha dubbi: “È tempo di un’azione pesante perché c’è una guerra e quindi si deve tirare fuori il coraggio che una guerra chiede”. Le sue parole arrivano giovedì 7 aprile mentre in Consiglio provinciale si discute della relazione sul caro energia presentata ieri dall’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli.

Di fronte al calo delle fonti energetiche e al conseguente aumento dei prezzi determinato dalla guerra in Ucraina, per Rossi è giunto il momento di pensare a “cosa è disposto a fare chi ha redditi alti per sostenere chi ha meno. Certo - spiega il consigliere - è impopolare dire a chi prende i contributi per le mele o a chi ha patrimoni immobiliari che deve tirare fuori soldi, ma si deve fare, perché il bilancio pubblico e anche il Pnrr non sono infiniti”.

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Una presa di posizione condivisa in realtà anche da altri membri dell’aula. “Dobbiamo distinguere tra sacrifici e sacrifici, tra chi ha le spalle per sopportarli e chi no - ha detto Giorgio Tonini (Pd) -. Fare parti uguali tra diseguali è il massimo dell’ingiustizia”. Di disuguaglianze ha parlato anche il consigliere di Futura Paolo Zanella: “Questa crisi non sta colpendo tutti in egual misura. Ci sono però delle misure, come il criterio dei 10 anni di residenza e lo stesso 110 per cento, che stanno creando meccanismi distorti: le risorse vanno riservate per i ceti meno abbienti”.

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Autonomia energetica: un obiettivo bipartisan

Il tema centrale è quello dell’autonomia energetica: una questione che mette d'accordo tutti i partiti in Consiglio provinciale. “Oggi paghiamo i costi della nostra miopia: gli Stati europei hanno fatto a gara per accaparrarsi i contratti con la Russia mentre gli Stati uniti conquistavano l’indipendenza energetica”, ha detto Giorgio Tonini (Pd). "Negli ultimi 10 anni il tema dell'energia è rimasto sullo sfondo nel nostro Paese vessato da leggi e burocrazia che hanno bloccato l'iniziativa di molti cittadini", ha aggiunto Lucia Coppola (Europa Verde).

D'accordo anche la consigliera di Fratelli d'Italia Alessia Ambrosi: "Dobbiamo lavorare per recuperare il tempo perso, mirando ad azzerare la dipendenza energetica del Trentino dalle importazioni". Per questo FdI ha presentato una proposta di risoluzione, approvata giovedì 7 aprile dal Consgilio provinciale, per agevolare e incentivare l’installazione di impianti a fotovoltaico per cittadini e imprese. Non solo incentivi economici, ma anche semplificazione delle procedure e delle autorizzazioni amministrative, nonché un sito informativo in cui concentrare in maniera organica le informazioni sul fotovoltaico, dalle modalità autorizzative ai contributi.

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Negli ultimi 20 anni secondo il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, la dipendenza energetica dell'Italia dalla Russia è passata da 20 a 29 miliardi di metri cubi l'anno.

Più critici altri consiglieri di minoranza. "La Pat ha intenzione di mettere in piedi un bando a fondo perduto per migliorare gli standard energetici?", ha chiesto la capogruppo del Patt Paola Demagri portando l'esempio virtuoso di Selle Giudicarie "che da anni mette a disposizione dei bandi per i cittadini che si impegnano a installare impianti per migliorare l’utilizzo e la produzione di energia". Per Demagri "non basta fare appelli ma vanno date risposte concrete alle esigenze con i mezzi che l’autonomia ha a disposizione per far rialzare chi è in ginocchio e di non far cadere chi è ancora in piedi".

"Come mai la questione dell'autonomia energetica si è scoperta solo con l'invasione dell'Ucraina?", ha chiesto Filippo Degasperi (Onda Civica). "Prima non c’erano problemi a dipendere dalla Russia, dall’Algeria, dal Qatar o l’Egitto - ha detto il consigliere -. E anche oggi il Piano nazionale energia e clima fa perno solo sul gas e quindi Italia e Trentino rimangono dipendenti".

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