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Cronaca Centro storico / Piazza del Duomo

Coronavirus: 4 decessi e 250 casi, lieve miglioramento negli ospedali

I dati diffusi dalla Provincia e tutte le novità sull'evoluzione della pandemia in Trentino

Quattro vittime e quasi 250 nuovi contagi. Questi i numeri del coronavirus in Trentino aggiornati a giovedì 14 gennaio, contenuti nel bollettino quotidiano diffuso dall'Apss. Le persone decedute avevano età comprese tra gli 80 e gli 88 anni. Nel totale dei contagi ci sono 46 over70, circa un quinto del totale. Due dati che mostrano, secondo quanto si legge nella nota della Provincia, quanto "le raccomandazioni ad aumentare il livello di protezione nei confronti degli ultrasettantenni continuino ad essere più che necessarie, considerando che sono proprio gli anziani i più esposti alle conseguenze, spesso drammatiche, dell’infezione".

Su 2.481 tamponi molecolari analizzatin elle ultime 24 ore quelli positivi sono 81, mentre con 1.357 tamponi antigenici sono stati scoperti altri 176 casi, per un totale di 257. A questi si aggiungono, però, altri 191 casi positivi al test rapido e confermati con il molecolare. Fra i nuovi positivi 121 sono asintomatici, mentre i pauci sintomatici sono 34: tutti sono seguiti a domicilio. Ci sono poi 6 piccolissimi (0-2 anni), 8 bambini tra i 3 ed i 5 anni: in generale i bambini e ragazzi in età scolare sono 35, le classi in quarantena attualmente sono 3. Migliora lievemente la situazione negli ospedali: per il secondo giorno consecutivo le dimissioni sono tornate a superare i ricoveri (27 dimissioni e 23 ricoveri). I pazienti covid scendono pertanto a 358, di cui 42 in rianimazione. Anche questo numero inizia a mostrare qualche segno di diminuzione. 

Lieve miglioramento negli ospedali

Migliora la situazione negli ospedali trentini, con il numero giornaliero di dimissioni che è tornato a superare quello dei ricoveri. A non mostrare chiari segni di diminuzione è però il numero dei ricoveri in terapia intensiva, sostanzialmente fermo da mesi. In Trentino le vittime da inizio pandemia sono state 1102 e purtroppo la comunicazione di decessi è quotidiana. Recentemente il Ministero della Salute ha aggiornato al 29 dicembre i dati sull'eccesso di mortalità evidenziando come Trento sia la seconda città italiana per aumento (+109%) dei decessi nel mese di dicembre 2020 rispetto alla media dello stesso mese negli ultimi 5 anni.

Vaccini: accordo con i medici di base

Sul fronte dei vaccini è ancora in corso la campagna, iniziata negli ultimi giorni dell'anno, per somministrare il vaccino Pfizer al personale sanitario ed agli ospiti delle Rsa. L'assessora alla Sanità provinciale Stefania Segnana ha annunciato che entro fine gennaio o al massimo nei primi giorni di febbraio la campagna vaccinale sarà estesa, gratuitamente, a tutti gli ultraottantenni trentini, grazie ad un accordo con i medici di base che somministreranno il vaccino in ambulatorio, e forse a domicilio. Nel frattempo sono diverse le categorie che chiedono di essere inserite nel Piano: dai sindacati è arrivata la richiesta di dare precedenza anche agli autisti del trasporto pubblico, mentre in Consiglio provinciale è stata avanzata la richiesta di vaccinare, insieme agli anziani, anche le badanti o comunque le persone che li curano a domicilio. 

Nuovo decreto, ora si attende l'ordinanza del ministro

Per quanto riguarda le restrizioni la novità è costituita dal Decreto Legge del 13 gennaio che ha confermato lo stato di emergenza fino al 30 aprile, il divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio e le deroghe quotidiane per la visita a parenti o amici già sperimentate durante le feste. Si è in attesa dei dati del monitoraggio settimanale in base ai quali sarà possibile conoscere un'eventuale nuova classificazione per il Trentino, visto che da più parti si ipotizza un rischio zona arancione praticamente per tutto il Paese. Di fronte alla possibilità di nuove restrizioni aumenta la protesta dei ristoratori: anche in Trentino molti hanno annunciato che apriranno a cena venerdì 15 gennaio, anche a rischio di pesanti sanzioni. 

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