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Economia

Ristoranti aperti contro il Decreto, le associazioni di categoria prendono le distanze: "Sanzioni anche per i clienti"

Lo slogan #ioapro compare anche in alcuni ristoranti trentini, che annunciano di voler tenere aperto nella serata di venerdì 15 gennaio

Ristoranti e bar aperti a cena venerdì 15 gennaio, sfidando le regole. Anche in Trentino non mancano gli esercenti che hanno deciso di aderire alla protesta nazionale esponendo il cartello con l'hashtag #ioapro. Su Facebook rimbalzano post con la foto del cartello affisso sulla porta, come quella che vedete qui sopra riferita alla Trattoria alla Genovesa di Rovereto. Le associazioni di categoria, però, prendono le distanze.

"Associazione Ristoratori e Pubblici Esercizi di Confcommercio, e Fiepet Confesercenti manifestano la propria contrarietà all’iniziativa promossa da alcuni ristoratori che, in violazione delle norme attualmente in vigore, prevede l’apertura dei locali nelle fasce orarie non consentite". Così recita un comunicato stampa diffuso per smentire ogni coinvolgimento nella protesta.

"Siamo profondamente convinti - prosegue la ota - che qualsiasi forma di protesta, anche nei confronti di provvedimenti ritenuti ingiusti, vada perseguita in modo legittimo e ricondotta alle regole civili proprie di una società moderna. Se da un lato è più che comprensibile lo stato di profondo disagio e perfino di rabbia degli imprenditori, non possiamo esporre le aziende e perfino i clienti al rischio di sanzioni".

I trasgressori, infatti, rischiano sanzioni amministrative dai 400 ai 1000 euro, applicabile sia agli esercenti che ai consumatori, e non è difficile capire che, vista la visibilità cercata sui social, sarà semplice per le forze dell'ordine individuare quali ristoranti rimarranno aperti. I gestori, inoltre, rischiano la chiusura dell'esercizio da 5 a 30 giorni e l'eventuale reato di epidemia colposa. 

Va ricordato che le associazioni di categoria che prendono le distanze da questa azione, giudicata illegittima, hanno promosso nei giorni scorsi una protesta a Trento, dove hanno sfilato con un corteo di auto bloccando il traffico in città, e prima delle festività natalizie avevano organizzato un sit-in in piazza Duomo chiedendo di poter lavorare. "Fateci lavorare" ed il semplice hashtag "#basta" sono gli slogan della protesta ufficiale. Le stesse associazioni invitano chi volesse manifestare il proprio dissenso ad esporli sulla porta ed a tenere le serrande alzate, ma senza aprire l'attività, nella serata di venerdì 15 gennaio. 

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