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Economia

Caro energia, la Provincia aiuterà le imprese trentine. Ecco come

La Pat ha stanziato un milione di euro per azzerare il costo del credito, abbattendo gli interessi. Andreatta: "Impossibile raggiungere l'autosufficienza energetica del Trentino"

La Provincia autonoma di Trento interverrà sia nel breve sia nel medio e lungo periodo per contrastare il caro energia e aiutare le imprese trentine. Nell'immediato si punta in particolare a garantire alle aziende l'accesso alla liquidità necessaria. In particolare, è stato varato il protocollo quater con il credito: 1 milione di euro stanziato dalla Pat per azzerare il costo del credito, abbattendo gli interessi. Sul medio e lungo periodo, invece, venerdì 25 marzo la Giunta provinciale ha varato il disegno di legge "Energia": l'obiettivo è agevolare l’installazione dei pannelli fotovoltaici, che saranno considerati opere “libere” per cui basterà una comunicazione.

Caro energia, la Pat studia un aiuto anche per le famiglie

Sono le misure presentate lunedì 28 marzo dall'assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli e da quello all'Artigianato, commercio, promozione, sport e turismo, Roberto Failoni in un incontro con i rappresentanti del Coordinamento provinciale imprenditori e di Ance Trento-Associazione trentina dell'edilizia.

Ci sarà poi un bando che attingerà al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027 per aggiungere all’agevolazione nazionale del 6% sugli investimenti fotovoltaici, quella provinciale del 30%. Infine, rispetto alle misure nazionali previste nel decreto legge Ucraina, il direttore generale della Pat Paolo Nicoletti ha sottolineato come la Provincia intenda intervenire in maniera integrativa, accompagnandole con misure strutturali.

L'assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli

Contro il caro bollette la risposta sono le comunità energetiche

"La Provincia si muove su due livelli - ha spiegato l'assessore Spinelli -: da un lato sostenere le imprese agevolandone l'accesso alla liquidità grazie al protocollo con le banche, dall'altro avviare misure che consentano di ridurre la dipendenza delle imprese trentine dalle fonti energetiche esterne". Da scongiurare, invece, "misure che alimentino la bolla della speculazione del mercato dell'energia".

Impossibile invece da raggiungere secondo il dirigente generale del dipartimento Territorio e ambiente Roberto Andreatta l'autosufficienza energetica del Trentino: "La produzione provinciale che in teoria coprirebbe tutto il fabbisogno annuo, prevede infatti dei picchi stagionali, per cui ci sono fasi in cui l'import di energia è decisivo per soddisfare il fabbisogno energetico provinciale".

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