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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'Università studia Fratelli d'Italia e Lega, interviene Salvini: "Se vogliono vengo gratis"

Il leader nazionale della Lega e ministro alle Infrastrutture è intervenuto sulla questione tramite il social network Facebook, postando proprio l'articolo di TrentoToday, il ministro leghista ha scritto

Non si placa la polemica intorno al bando di selezione per un assegno di ricerca per studiare Matteo Salvini e Giorgia Meloni, indetto dall’Università del Trentino. Dopo le prime dichiarazioni del consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cia era intervenuto lo stesso Matteo Salvini, anche se, nel frattempo, è arrivata la replica proprio dall’ateneo, tramite le parole della professoressa Alessia Donà.

Post social di Matteo Salvini sulla polemica del bando dell'Università di Trento per studio su Meloni e Lega

Il leader nazionale della Lega e ministro alle Infrastrutture era intervenuto sulla questione tramite il social network Facebook, postando proprio l’articolo di TrentoToday, il ministro leghista ha scritto: “Una borsa di studio di 22.000 euro per “studiare” me e la Lega??? L’università di Trento può risparmiare questi soldi e darli in beneficenza, se vogliono, incontro volentieri gli studenti gratis per farmi “studiare” dal vivo” con tanto di emoticon divertita, rimarcando anche il tono ironico del post social.

La spiegazione dell'ateneo: "Soldi dal Ministero"

Dunque Salvini si era detto pronto a “farsi studiare” e invitava l’ateneo a risparmiare i soldi. Peccato che, come poi spiegato dall’università, i finanziamenti arrivano direttamente dal ministero del governo di cui il segretario nazionale del Carroccio fa parte. A dirlo direttamente a TrentoToday è stata Alessia Donà, professoressa del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, che ha definito il tutto una “polemica infondata perché sembra che l’Università di Trento stia sprecando dei soldi pubblici. Per far chiarezza, questo assegno di ricerca fa parte di un progetto selezionato dal ministero dell’Università e della ricerca. L’Università ha partecipato bando Prin (Progetti ricerca di rilevante interessa nazionale), ci sono state migliaia di domande e uno dei vari progetti vincitori è stato il nostro” ha ribadito la docente.

L'Università azzera le polemiche: "Finanziamento dal ministero"

La polemica di Cia: "Fatto paradossale"

Il polverone intorno a questa vicenda era stato sollevato dal consigliere trentino di Fdi Cia, che, in una nota stampa, aveva parlato di un fatto paradossale perché, “pur rispettando il principio della libertà di ricerca mi chiedo: è davvero possibile che vengano investiti finanziamenti per un progetto di questo tipo? In questo momento in cui anche l’Università di Trento lamenta la carenza di risorse economiche, vale la pena spendere denaro pubblico al fine di produrre una ricerca accademica sui discorsi e sull’«ideologia politica» di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, fra l’altro definiti di «destra radicale»? Me lo chiedo a fronte di tutti i possibili temi di ricerca che potrebbero essere affidati a giovani che stanno soltanto aspettando la loro occasione per dare un contributo al mondo accademico, e che lo farebbero con serietà, competenza ed entusiasmo”.

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