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Trentino, ristori ai comuni in area rossa da parte della Provincia, ma richiesti anche quelli nazionali

La Provincia ha chiesto al Governo di inserire le attività economiche dei tre comuni trentini fra quelle che beneficeranno dei ristori nazionali previsti per le zone rosse

Tre Comuni erano stati messi in zona rossa, a differenza del resto del Trentino, ora la Provincia interviene economicamente con nuovi ristori, oltre a quelli nazionali, per contribuire al sostegno dell'economia locale. Alle attività economiche chiuse a Baselga di Pinè, Bedollo e Castello Tesino, posti in zona rossa, la Provincia riconoscerà dei “ristori” aggiuntivi a quelli nazionali. Lo ha annunciato il presidente, Maurizio Fugatti giovedì 26 novembre, al mattino, durante l'incontro che si è tenuto a Baselga di Pinè con il sindaco Alessandro Santuari, il vicesindaco Piero Morelli e il primo cittadino di Bedollo, Francesco Fantini. 

I tre Comuni diventati area rossa per le percentuali di contagiati tra i residenti, ci rimarranno almeno fino al 30 novembre in zona rossa .Qui le restrizioni più rigide rispetto al resto del Trentino. «Ringrazio le amministrazioni e la popolazione – afferma il presidente – per il grande senso di responsabilità dimostrato in questi giorni. Grazie a questo impegno il rapporto percentuale di positivi sul totale dei residenti si è abbassato e adesso è attorno alla soglia del 3%, il cui superamento aveva determinato le misure restrittive».

Gli ultimi dati, riferiti a mercoledì 25 novembre evidenziano, a detta dell'ufficio stampa della Provincia, che Baselga di Pinè si trova al 2,8%, mentre Bedollo è al 3,2%. «Valuteremo nel fine settimana – ha aggiunto Fugatti – se si potrà revocare la zona rossa». Il presidente ha poi spiegato che è stato chiesto al Governo di inserire le attività economiche dei tre comuni trentini fra quelle che beneficeranno dei ristori nazionali previsti per le zone rosse. «Non credo che il Governo possa respingere questa richiesta che mi pare di assoluto buon senso, in ogni caso noi, già venerdì (20 novembre ndr), -spiega Fugatti - adotteremo una delibera con cui prevediamo dei “ristori” aggiuntivi per tutte le attività che in questi territori hanno dovuto chiudere».

Altro tema toccato nel corso dell’incontro, è quello delle Olimpiadi invernali del 2026. Baselga di Pinè ospiterà le gare di pattinaggio e lo stadio del ghiaccio necessita di importanti lavori di sistemazione e copertura. Il presidente ha ribadito che la Provincia intende investire sulla struttura circa 37 milioni di euro. «Confermiamo - chiarisce Fugatti - la nostra intenzione di puntare sulla struttura di Pinè». Al centro del colloquio con i due sindaci anche la questione della viabilità ordinaria, con alcune proposte di miglioramento, illustrate al presidente, che verranno formalizzate nei prossimi giorni.

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