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Giunta, le ultime ore prima delle nomine: i nodi da sciogliere

Fissata la data del primo consiglio provinciale, ancora diversi i temi da chiarire

Ancora poche ore e verranno resi noti i nomi della prossima giunta provinciale. È fissata infatti per domani, venerdì 17 novembre, la scadenza dei dieci giorni concessi al confermato presidente Maurizio Fugatti dalla sua proclamazione per formare la squadra degli assessori. Intanto, è stata anche resa nota tramite un comunicato la data della prima seduta del nuovo consiglio, che darà il via alla legislatura: sarà venerdì 24 novembre alle 10:00. Una riunione in cui gli eletti presteranno giuramento, ma in cui si terrà anche il primo voto importante, l’elezione del presidente del consiglio provinciale e del suo vice.  

La proclamazione di Fugatti 

Tornando al toto-assessori, Fugatti avrebbe individuato i suoi “fedelissimi” da riportare in giunta: sarebbero i leghisti Roberto Failoni e Giulia Zanotelli, che verrebbero confermati rispettivamente al turismo e all’agricoltura. Per la delicata nomina alla sanità, prende quota il nome di Mattia Gottardi di La Civica, assegnato nell’ultima legislatura a enti locali e trasporti. 

FdI, Patt e vicepresidenza: i nodi da sciogliere

Il grande nodo da sciogliere resta invece quello relativo al ruolo di Fratelli d’Italia e alla vicepresidenza. Il partito della premier Giorgia Meloni, com’è noto, dopo aver ottenuto il 12,34% alle elezioni del 22 ottobre pretende la vicepresidenza della provincia per la candidata Francesca Gerosa e lo stesso numero di assessori della Lega, quindi le ultime due poltrone rimaste (salvo la nomina di esterni). Resterebbero libere, al momento, quelle dell’istruzione e dello sviluppo economico: i due nomi proposti da FdI sarebbero quelli degli eletti Claudio Cia e Carlo Daldoss. Fugatti, però, non sembra intenzionato a cedere la vicepresidenza a un alleato con cui si è scontrato a più riprese durante la formazione dell’alleanza e nel corso anche della campagna elettorale. Al suo fianco, il numero uno di piazza Dante preferirebbe un altro fedelissimo della precedente legislatura, ovvero Achille Spinelli, decisivo nella sua conferma grazie al 10,73% ottenuto dalla sua lista “Fugatti Presidente” e che quindi sarebbe difficile escludere dalla giunta. 

La linea di FdI

Delicata anche la questione della nomina di un eventuale esterno. Gli assessori, infatti, saranno sei, con la possibilità di aggiungerne uno, al di fuori degli eletti, su scelta del presidente. Negli ultimi giorni, ha preso piede però l’ipotesi di una nomina che ha sollevato grandi polemiche dall’opposizione: quella di Simone Marchiori, segretario del Patt e capogruppo della lista rimasto però escluso dopo una sonora bocciatura alle urne. Una possibilità che il partito delle Stelle Alpine non ha voluto commentare in alcun modo specificando in una nota come “la nomina degli assessori sia una prerogativa del presidente Fugatti”. Vicepresidenza, ruolo di FdI e assessore esterno sono quindi gli ultimi aspetti da chiarire nelle prossime ore prima della scadenza. 

La presidenza del consiglio 

Infine, in vista della seduta del 24, servirà anche un nome da proporre per la presidenza del consiglio provinciale. L’opposizione del centrosinistra, tramite gli eletti Francesco Valduga e Lucia Maestri, chiede che questo sia una figura di mediazione, e non nasconde che, nell’ultima legislatura, Mario Tonina (Patt) sia stato l’esponente della maggioranza più aperto al dialogo. Fugatti potrebbe quindi pensare di proporre il nome del suo ex vice, il più votato fra gli autonomisti, per la presidenza dell’emiciclo. 

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