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Economia Mori

Gassificatore di Mori, l'azienda lascia il Trentino: "Persi 250 posti"

Dura nota dell'azienda che, dati alla mano, contesta gli allarmismi su salute e ambiente. "Il Trentino perde così una concreta opportunità di sviluppo economico innovativo e sostenibile", afferma l'azienda in una nota

La società Sofcsyngas annuncia la volontà di non proseguire l'iter per la realizzazione dell'impianto di gassificazione nel comune di Mori. "Il Trentino perde così una concreta opportunità di sviluppo economico innovativo e sostenibile, mentre la tecnologia proposta da ha già incontrato aperture di interesse da parte di altre amministrazioni pubbliche in Italia". Si legge in una nota inviata dall'azienda, che non ritiene "più procrastinabile la conclusione del percorso di dialogo e interlocuzione intrattenuta con il territorio trentino. Il progetto con il portato di 80 milioni di euro di investimento e una ricaduta occupazionale di circa 250 posti di lavoro nei primi 24 mesi - prosegue la nota - sta già riscuotendo attestati di interesse da parte di altre località italiane, con le quali Sofcsyngas è in fase di trattativa".

La società ha scritto alla Provincia, allegando anche delle analisi sulle emissioni effettuate da un laboratorio indipedente di Bolzano. Numeri che, si legge nella nota dell'azienda, rivelano "in maniera inconfutabile la sostenibilità della tecnologia che proponiamo". Dai dati si desume che tutte le emissioni provenienti dal camino dell'impianto Gasplasma "risultino essere notevolmente inferiori rispetto ad ogni tecnologia di termovalorizzazione dei rifiuti e paragonabili alle emissioni degli impianti di generazione elettrica a gas naturale. La sostanza con il valore più elevato, sempre al di sotto del livello di guardia, è il biossido di azoto".
 
Rispetto alla collocazione prevista per l'impianto, nel comune di Mori l'azienda sottolinea come "i valori massimi di ricaduta di NO2 si verificherebbero in una piccola area disabitata a sud dell’impianto e a ridosso di un rilievo montuoso. Si registra, peraltro, che allo stato attuale nell’intera area oggetto dello studio, i valori dell’eventuale contributo apportato dal progetto proposto sono molto più bassi del valore di fondo di questa sostanza".

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