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Economia

Decreto Sostegni, il provvedimento da 32 miliardi: "Pagamenti al via l'8 aprile"

Il premier ha presentato il pacchetto di misure approvato dal Consiglio dei ministri: " È una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori". Dai sussidi alla scuola, passando per le cartelle esattoriali: ecco le misure principali

Il Consiglio dei ministri, iniziato con oltre due ore di ritardo, ha approvato il decreto Sostegni, un pacchetto di misure da 32 miliardi, 'frutto' del deficit extra autorizzato dal Parlamento. Diversi i provvedimenti in aiuto delle attività e dei lavoratori che hanno registrato perdite a causa delle restrizioni adottate per fronteggiare l'epidemia di coronavirus, dai sussidi fino allo stralcio delle cartelle esattoriali.

La conferenza stampa di Draghi

Dopo il Consiglio dei ministri, ha avuto inizio la conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, del premier Mario Draghi: "Il decreto è più o meno quello che sta già circolando. Tre quarti dell'importo sarà destinato alle imprese. È una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare. I pagamenti partiranno il prossimo 8 aprile, entro la fine del mese arriveranno 11 miliardi di euro".

"Siamo consapevoli - ha aggiunto Draghi - che si tratta di un intervento parziale e per questo" c'è l'ipotesi di "un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def". Il presidente del Consiglio ha anche ufficializzato l'addio ai codici Ateco, assicurando pagamenti più rapidi. "Abbandono dei codici Ateco e velocità nei pagamenti. L'Ufficio delle Entrate mette a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese, i pagamenti inizieranno l'8 aprile per chi avrà fatto domanda, quindi 11 miliardi entreranno nell'economia nel mese di aprile".

"Sulle imprese - ha proseguito il premier - c'è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c'è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo al miliardo precedentemente stanziato".

Draghi ha poi parlato dello stralcio delle cartelle esattoriali: "Questo in effetti è un condono ma di multe di oltre 10 anni fa, che noi abbiano contenuti nell'importo di 5000 euro" che la netto di sanzioni varie "corrispondono circa a 2500 euro" e "dentro un tetto, uno scaglio di reddito per cui questo azzeramento" permette "all'amministrazione di perseguire la lotta all'evasione in modo più efficiente".  "E' chiaro che in questo caso qualcosa non funziona se uno Stato permette l'accumulo di milioni di cartelle che non si riescono ad esigere e per questo" nel decreto è prevista "una modifica delle norme della riscossione, in altre parole di vuole una riforma -spero piccola- del meccanismo di controllo e scarico delle cartelle". "Il fatto di accedere a un condono non elimina il problema, permette un piccolo sollievo ma un vero sollievo viene da una riforma del meccanismo", se si deve fare un condono "si deve fare per una parte piccola della platea dei contribuenti e forse quella che ha meno disponibilità e per importi molto limitati".

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