rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Identificata l'orsa che ha inseguito i due cacciatori: è F36

È considerata la responsabile della presunta aggressione

È stata identificata, dopo le analisi genetiche, l’orsa ritenuta responsabile dell’inseguimento a due cacciatori a Mandrel, sopra Roncone. Si tratta di F36, esemplare di sei anni già monitorato dal Corpo forestale trentino. Un animale che, finora, secondo quanto riportato dalla Provincia, non aveva mai assunto comportamenti classificabili come problematici o aggressivi. Le analisi, che hanno richiesto qualche giorno, sono state effettuate dalla Fondazione Edmund Mach. 

La vicenda

Tutto risale alla mattina di domenica 30 luglio: due ragazzi sui vent’anni, lungo il sentiero che porta alla malga Avalina, si sono trovati di fronte all’animale, addormentato insieme al suo cucciolo, che una volta svegliato li ha messi in fuga caricandoli e fermandosi poco dopo. Durante l’inseguimento, uno dei due cacciatori ha provato ad arrampicarsi su un albero, ma è stato colpito da una zampata sullo scarpone ed è caduto, rimanendo ferito al costato. Fortunatamente, il plantigrado si è poi allontanato, mentre il ragazzo ha proseguito la sua fuga ed è stato successivamente ricoverato all’ospedale di Tione per la ferita riportata. 

La Lega anti vivisezione ha criticato i due cacciatori, dichiarando che l’incontro con l’orsa si sarebbe potuto evitare e descrivendo la dinamica dell’accaduto come un “falso attacco” per difendersi da una minaccia: “In queste situazioni bisogna sapere come comportarsi, o il rischio è quello di mettere in pericolo la propria vita e quella dell’animale – si legge nella nota rilasciata oggi, mercoledì 2 agosto -. Le centinaia di turisti che visitano il Trentino o sono più informati degli autoctoni o più coscienziosi quando si addentrano nei boschi”. Ancora più duro l’attacco dell’Enpa, che si era detto addirittura pronto ad “agire in giudizio” nei confronti dei due ragazzi con la possibile accusa di bracconaggio. 

Fugatti: "Faremo richiesta di abbattimento"

Dopo quanto accaduto, la Provincia per ora ha stabilito la cattura dell’animale per il radiocollaraggio, in quanto “la reazione assunta dall'animale in occasione dell'incontro ravvicinato – si legge in una nota – è configurabile come attacco”. Sono previsti ulteriori accertamenti, che potrebbero portare anche all’abbattimento di F36. A riguardo, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti si è già detto favorevole alla sua uccisione: “L’orsa è potenzialmente problematica per la sicurezza della collettività – aveva dichiarato nella giornata di ieri, martedì 1 agosto -. Se ci saranno le condizioni, procederemo con la richiesta di abbattimento”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Identificata l'orsa che ha inseguito i due cacciatori: è F36

TrentoToday è in caricamento