Giallo Neumair, le lacrime di Benno in carcere: "Mamma non c’è più, non sono stato io"

Piange Benno Neumair, il figlio dei coniugi scomparsi a Bolzano a inizio anno, dopo il ritrovamento del corpo della madre Laura Perselli nel fiume Adige sabato 6 febbraio. Proseguono le ricerche per trovare anche il padre Peter Neumair, mentre Benno continua a professarsi innocente dal carcere. Gli avvocati hanno affermato che il giovane è sconvolto e che continua a professarsi innocente. L’avvocato Flavio Moccia dice che Benno «si è emozionato tantissimo, non è nemmeno riuscito a finire la frase ("la mia mamma...." ndr) e si è messo a piangere, perché in fondo ha sempre avuto la speranza che i suoi genitori fossero vivi». Angelo Polo, l'altro legale di Benno, racconta secondo quanto riportato dal Corriere della Sera di essere andato a dirglielo per primo, ieri alle 13. «Avrà ripetuto mille volte: "La mia mamma non c’è più. L’hanno trovata, non c’è più", e siamo stati per mezz’ora abbracciati, con lui che piangeva». 

L'udienza del Tribunale del riesame, richiesta dalla difesa contro l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Benno Neumair, che si trova in carcere con l'accusa di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri dei suoi genitori, si terrà alle 15 di martedì 9 febbraio. Benno è in isolamento in carcere. I sospetti convergevano su di lui già da qualche giorno, già da quando era stato sentito come testimone nei primi momenti dopo la scomparsa dei suoi genitori. Era emerso che gli inquirenti avrebbero riscontrato delle incongruenze nei racconti. Nulla di confermato, indizi, ipotesi, ricerche. Dopo oltre un mese dalla scomparsa è stato trovato il corpo della madre, ma non quello del padre. Il movente ipotizzato dagli inquirenti sarebbe legato al denaro, la restituzione delle tasse universitarie, ma nulla sarebbe stato confermato al momento.