Lupi, gli animalisti annunciano battaglia
Ancora tensioni con la Provincia, Fugatti querelato
È di nuovo scontro in tribunale fra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e gli animalisti. Dopo l’ordinanza dello scorso 24 luglio, il primo ricorso al Tar respinto e le tensioni crescenti sulla decisione di abbattere i due lupi nella zona di Malga Boldera, stavolta è il Partito Animalista Europeo ad attaccare l’esponente della Lega.
La querela
Il Pae ha infatti deciso di querelare Fugatti alla Procura di Trento per i reati di istigazione a delinquere e delitto tentato: “Il provvedimento che dispone l'abbattimento dei due lupi appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali – dichiara Stefano Fuccelli, presidente del partito – atti che fanno riferimento alla necessità di adottare recinzioni elettrificate omologate e mantenute efficienti, ma così non è stato”.
Sotto accusa, dunque, anche le misure di prevenzione attuate dai gestori della Malga Boldera, dove i lupi nell’ultimo mese hanno predato due asini e sedici vitelle: “L’impianto di protezione elettrificato era malfunzionante dallo scorso mese e pertanto non efficace – si legge nella nota –. La struttura è inoltre priva di una unità abitativa dedicata al pascolo e non prevede la presenza stabile di un pastore né di cani da guardia”.
Fugatti avrebbe dovuto quindi “intimare il ripristino dell’efficacia delle misure di protezione e non decretare l’abbattimento di due lupi a caso – conclude Fuccelli –. L’abbattimento rappresenta l’extrema ratio a condizione che non esista una soluzione valida, rappresentata invece dalla corretta applicazione delle misure di prevenzione”.
Intanto c'è una nuova mattanza: vitella sbranata
Si torna al Tar
Nel mentre, Lav, Wwf e Lndc Animal Protection non ci stanno e preparano un nuovo ricorso al Tar dopo la prima respinta: “Va ribadito, sia a Fugatti che a tutti gli altri sostenitori degli abbattimenti – dichiarano i collettivi nella nota congiunta – cosa significa specie particolarmente protetta ai sensi della Direttiva europea Habitat”.
Anche in questo caso, il dito viene puntato contro l’inefficienza degli strumenti di prevenzione: “Un secolo di studi scientifici e di tentativi di strutturare una convivenza pacifica tra i cittadini e i lupi viene spazzato via da un decreto miope, crudele, che nasconde le gravi mancanze gestionali dell’amministrazione trentina in tema di prevenzione dei conflitti con la fauna selvatica – si legge nel comunicato - La situazione attuale è figlia della mancata o insufficiente erogazione di misure preventive”.
La Lav intende inoltre organizzare una protesta contro Fugatti e la Provincia: “Scenderemo in piazza a Trento sabato 16 settembre, per una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi – annuncia il presidente Gianluca Felicetti – proprio il giorno prima dell’apertura della stagione venatoria. Invitiamo gli animalisti e le persone di buon senso a unirsi alla manifestazione da tutta Italia, per amplificare ancora di più la nostra voce”.