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Cronaca

Coronavirus, due morti in Trentino: non anziani ma adulti con altre patologie

I dati trasmessi nel report quotidiano dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, il nuovo Dpcm e le raccomandazioni della Provincia

Coronavirus, due nuove vittime in Trentino. Sono decisamente tristi i dati contenuti nel consueto aggiornamento della situazione diffuso dalla Provincia nel tardo pomeriggio di martedì 13 ottobre. Due persone ricoverate per covid sono decedute, e questa volta non si tratta di anziani. La nota della Provincia riporta il decesso di due persone adulte, una donna ed un uomo. Quest'ultimo è il Vigile del Fuoco di Roveré della Luna di cui avevamo dato notizia nel pomeriggio. Entrambi i pazienti, scrive l'Azienda sanitaria, erano già affetti da gravi patologie.

Il numero dei nuovi positivi è 38, 10 dei quali scoperti con test rapido (quindi da confermare) e 28 con tampone (quindi conteggiati ufficialmente). Il numero dei tamponi è abbastanza basso: 802 quelli analizzati nelle ultime 24 ore, quindi nella giornata di lunedì 12 ottobre, ai quali si aggiungono 172 test antigenici, i cosiddetti "test rapidi". Tra i casi scoperti nelle ultime 24 ore 5 si riferiscono a minori tra i 6 ed i 15 anni ed altrettanti riguardano ultrasettantenni. I pazienti ricoverati sono 26, nessuno si trova in rianimazione ma 5 di loro necessitano di terapie ad "alta intensità". 

La situazione in Trentino

La nuova ondata di contagi che ha interessato la provincia autonoma di Trento arriva da diversi focolai scoppiati in provincia come quello nella Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Pinè, dove inoltre, lunedì 12 ottobre, è stata segnalata una persona deceduta. Le persone ricoverate sono 19, nessuna in terapia intensiva. Cresce il numero di persone ultra settantenni contagiate, che arriva a 123. L'età media delle persone risultate positive al virus è di 43 anni. Non risultano esserci nuovi casi positivi a Cembra, dove è scoppiato l'altro focolaio di inizio ottobre. 

Tra settembre e ottobre lo scoppio di diversi focolai ha portato a nuovi picchi di contagi in tutta la provincia: a partire da quello della filiera della carne e della raccolta della frutta, i più recenti sono quelli individuati a Cembra e in una Rsa di Pinè.  Apss, in un report degli ultimi giorni ha affermato, riferendosi alla struttura che ospita le persone anziane, che «le strette misure di prevenzione indicate dai protocolli sono fortunatamente riuscite ad arginare il contagio verso gli ospiti». 

Il governatore Fugatti ha affermato che «i trentini si stanno comportando bene» e per questo motivo la Provincia risulta essere al quart'ultimo posto in Italia per i casi positivi, prima di Valle d'Aosta, Basilicata e Molise. Dalla Provincia viene ribadita la necessità di continuare a rispettare le direttive che prevedono il distanziamento e l'utilizzo dei dispositivi di protezione. Direttive che si fanno sempre più stringenti, alcune delle quali confermate nel nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) di Giuseppe Conte, firmato nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 ottobre e che sarà valido per un mese.

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