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I migliori vini trentini tra conferme e sorprese: ecco l'anteprima Gambero Rosso

Tante bollicine, ma anche rossi superbi e sperimentazioni. Dopo il Vino Santo Toblino stupisce con un Nosiola che ha aspettato 7 anni

Sono 14 i "tre bicchieri" delle eccellenze trentine sulla tavola imbandita da Gambero Rosso che, come da tradizione, è tornato a redigere l'annuale guida ai Vini Migliori d'Italia. L'autunno sta arrivando, c'è fermento nei tini ma anche nel mondo vitivinicolo data l'imminente presentazione della Guida 2022. Il sito gamberorosso.it ha iniziato il percorso verso la presentazione della Guida svelando i vini premiati con il prestigioso riconoscimento, regione per regione.

Nosiola invecchiato: ecco la sorpresa

Dopo la sorpresa del Vino Santo, new entry dell'ultima edizione, quest'anno la bottiglia più particolare è sicuramente il Nosiola invecchiato, altro "asso nella manica" della Cantina Toblino. È appena uscito sul mercato, ma la vendemmia è quella del 2013. Il resto, spiegano i curatori di Gambero Rosso, lo fa il tempo. Tanti, come sempre, i Trento doc che si sono meritati i "tre bicchieri". Otto dei 14 vini trentini eccellenti sono spumanti realizzati secondo il metodo imposto dal disciplinare che ha legato il nome della città di Trento alle bollicine. 

Trento doc: bollicine sempre al top

Il riconoscimento per il 2022 è stato assegnato ad Altemasi Graal Riserva 2014 di Cavit, Blanc de Blancs di Maso Martis, Cuvée dell’Abate Riserva 2010 di Abate Nero, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2010 di Ferrari, Nature 2015 di Moser, Rotari Flavio Riserva 2013 i Mezzacorona, Dosaggio Zero Riserva 2015 di Letrari, Pas Dosé Riserva 2014 di Balter. Come detto gli spumanti compongono metà della lista delle eccellenze trentine.

Bere bene spendendo poco? Si può

Grandi rossi, tra marchesi e re

Non mancano, però, i grandi rossi a partire dalla presenza fissa della Guida Gambero Rosso: San Leonardo, che con l'annata 2016 ha conquistato anche quest'anno i tre bicchieri. "Il gioiello dei marchesi Guerrieri Gonzaga, sempre in grande spolvero" commentano i redattori della Guida. Presente anche il "re" dei vini trentini, il Teroldego, che figura nella lista grazie alla maestria delle cantine De Vescovi Ulzbach, con il Vigilius 2018. Altra eccellenza trentina in rosso: il Pinot Nero 2018 di Maso Cantanghel.

Vini bianchi: due valli eccellenti 

I bianchi sono altrettanto rappresentativi del territorio: Nosiola e Müller Thurgau. A meritarsi i "tre bicchieri" con questi due vini tipicamente trentini sono, rispettivamente, la cantina Pravis con L'Ora 2018 e la cantina Corvèée con il Viàch 2020. Due realtà che rappresentano a pieno titolo le due zone d'eccellenza di questi due vitigni: la Valle dei Laghi e la Val di Cembra. 

I migliori vini trentini secondo Slow Food

In questa categoria rientra il già citato Nosiola 2013 della Cantina di Toblino, sempre in Val dei Laghi. "Una gradita sorpresa - si legge nell'anteprima - interpretata in una zona che vede questo vitigno autoctono al centro di una sperimentazione enologica in un mix di pratiche ancestrali come l’appassimento dopo la vendemmia su appositi graticci, in perfetto stile Vino Santo, e altrettanti pazienti affinamenti in legni diversi anche per capienza". Non resta che provarli tutti. 

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