Problemi di sicurezza a Trento, Moranduzzo (Lega) affonda il colpo

La notizia del presidio fisso di polizia locale in piazza della Portèla a Trento da martedì 15 febbraio, accolta con favore da molti, soprattutto dalla Lega trentina, ha anche scatenato la critica da parte di alcuni cittadini. Dopo aver appreso la novità, alcuni hanno commentato alludendo alla possibilità che questi episodi potrebbero così verificarsi altrove, perché mettendo un presidio solo in quella zona il problema verrebbe solamente spostato.

Per altri il presidio non soddisfa le proprie richieste di avere una maggiore protezione. Qualcuno ha anche chiesto: "Ma quanti presidi serviranno per mettere al sicuro tutta Trento? A tamponare non su risolve niente". Per il consigliere provinciale Devid Moranduzzo (Lega Salvini Trentino), invece è un'ammissione da parte del sinidaco Franco Ianeselli, che "Il problema della sicurezza non è un problema di percezione" e dice di essere in attesa di vedere come evolverà la situazione. 

"Finalmente il centro-sinistra ha capito che a Trento c'è un problema riguardante la sicurezza in Piazza della Portella e speriamo che lo capisca anche con riferimento ad altre aree del nostro capoluogo - afferma Moranduzzo -. Le azioni promosse dal loro esponente di primo piano, ovvero il sindaco di Trento, ci hanno fatto piacere dato che si è ammesso che il problema della sicurezza non è un problema di percezione, quanto piuttosto un problema reale. Ora vedremo nei prossimi mesi come la situazione si evolverà e al contempo ci auguriamo che il primo cittadino inizi ad affrontare i problemi relativi alla sicurezza anche in altre zone periferiche e in alcuni luoghi centrali come la zona del Parco Santa Chiara, San Martino, Parco della Predara e Piazza Dante".