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Sicurezza sul lavoro, sindacati all'attacco: "No a scorciatoie sui controlli"

Mercoledì la discussione in Prima commissione per snellire le verifiche della Pat sulle imprese

Sindacati all'attacco dopo la discussione e il voto positivo arrivato dalla Prima commissione consiliare sulla semplificazione dei controlli alle imprese. "Qualsiasi scorciatoia per limitare i controlli è inaccettabile" scrivono Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta a firma dei segretari trentini Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

La premessa: nella riunione di mercoledì 6 ottobre, la Prima commissione ha espresso parere positivo sulla proposta di deliberazione, con cui la Giunta provinciale si appresta a razionalizzare e semplificare i controlli della Pat sulle imprese. La filosofia della Giunta è quella di rendere i controlli più efficaci, pragmatici e poco impattanti sul lavoro e il dinamismo delle aziende. Secondo il documento presentato in commissione, sono circa 80mila i controlli effettuati nel 2020: tra quelli ispettivi, 17mila nel settore agricolo, 6mila in Apss, mille nel campo del lavoro; quelli documentali, quindi sulle autocertificazioni rese dalle aziende, sono stati 20mila per la verifica delle misure di sostegno all'economia e 10mila per la regolarità del lavoro e dei servizi.

Numeri che hai sindacati non piacciono: "Delle 80mila ispezioni condotte lo scorso anno, il 40% riguarda i controlli effettuati sulle imprese beneficiarie di contributi economici anche legati all’emergenza sanitaria e alla crisi economica" sottolineano le tre sigle. "È chiaro a tutti che non si può mettere sullo stesso piano questa tipologia di controlli, fondamentali ma meramente burocratici, con quelli finalizzati ad accertare che vengano rispettate le norme sul lavoro e su salute e sicurezza”.

Secondo le parti sociali, "cercare scorciatoie per rendere meno capillari i controlli sulle aziende e, peggio, pensare ad un sistema in cui controllato e controllore decidono insieme, è grave. Non è questa la strada per fare prevenzione né per tutelare in modo adeguato lavoratori e lavoratrici".

Nel merito del sistema individuato dalla Giunta per rendere più snelle le procedure di ispezione, le sigle chiariscono di non avere pregiudizi: "Anzi, tutto ciò che rende più efficiente il sistema di controllo è positivo. Devono esserci, però, precise garanzie che chi governa e organizza questi sistemi e processi sia un soggetto super partes".

Fondamentale però, concludono Cgil, Cisl e Uil, diventa potenziare gli organici di Servizio Lavoro e Uopsal (Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro): "È solo potenziando gli ispettori, rendendo capillari i controlli che si promuove la regolarità del sistema. E tutto questo va a vantaggio sicuramente dei lavoratori, ma anche delle imprese oneste che subiscono una concorrenza sleale da chi le regole non le rispetta” sottolineano Grosselli, Bezzi e Alotti.

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