Primo Maggio: diritti per tutti. I sindacati: "I lavoratori sono tutti uguali"
Questione migratoria al centro dei discorsi dei tre segretari: "La Giunta provinciale divide, serve un sindacato che unisca"
Primo Maggio all'insegna dei diritti. Di tutti: lavoratori, migranti, italiani, stranieri. Questo il filo conduttore della festa organizzata da Cgil, Cisl e Uil al parco della predara. La questione migratoria,con particolari riferimenti alle recenti politiche adottate in materia dalla Giunta provinciale, è stata al centro dei tre discorsi pronunciati dai segretari delle tre sigle sindacali.
"E' un tema che non va banalizzato o maltrattato usando in maniera strumentale la paura. L'Europa e' ancora in grado di di garantire a chi fugge dalla fame, dalle persecuzioni e dalla guerra un futuro migliore", ha detto Lorrenzo Pomini, segretario della Cisl. Parole alle quali fanno eco quelle dels egretario della Cgil Franco Ianeselli: " "Questa giunta sta lavorando per dividere, mettere gli uni contro gli altri. Noi pensiamo che non si sta bene quando i diritti sono solo per pochi, ma quando sono riconosciuti a tutti. Tutti i lavoratori sono uguali".
Sul palco anche tre lavoratori del sistema di accoglienza, che hanno denunciato i tagli e lo smantellamento del sistema. "Se lavori nell'accoglienza non sei piu' un professionista ma vieni ritenuto un buonista o radical chic che dovrebbe
trovarsi un lavoro vero. Non e' cosi: noi un lavoro vero lo abbiamo e vogliamo tenerlo", hanno ribadito.
Sicurezza e tagli alle politiche sociali al centro del discorso di Walter Alotti, segretario Uil: "Temo che al di la' delle promesse elettorali avremo tagli non di poco conto. Per quanto ci riguarda saremo vigili perché non si riducano le risorse alle politiche sociali e del lavoro, a svantaggio di tutta la comunità. La questione sicurezza sul lavoro è un'emergenza non ancora risolta come dimostrano gli incidenti delle ultime settimane. Ci preoccupa molto il lavoro sul territorio dopo la tempesta Vaia".