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Il caso

Le opposizioni si uniscono per sfiduciare Bisesti

L’assessore all’Istruzione al centro di una mozione depositata in consiglio provinciale. Il motivo? Il ddl 148

Le opposizioni si compattano nei confronti dell’assessore all’Istruzione Mirko Bisesti, con una mozione di sfiducia depositata in consiglio provinciale mercoledì 22 febbraio e firmata da Paolo Zanella (Futura), Lucia Maestri, Alessio Manica, Luca Zeni e Alessandro Olivi del Pd, Alex Marini del M5S, Paola Demagri e Michele Dallapiccola di Casa Autonomia, Lucia Coppola di Europa Verde e Filippo Degasperi di Onda. 

Il motivo sta tutto nella partecipazione di Bisesti alla conferenza stampa organizzata dai consiglieri Claudio Cia e Luca Guglielmi al Palazzo della Regione, dove era presente anche il Presidente nazionale dell’Associazione ProVita & Famiglia Onlus Antonio Brandi, durante la quale è stato presentato il ddl provinciale n. 148 avente ad oggetto “Modificazioni della legge provinciale sulla scuola 2006”.

“Stiamo parlando di una proposta che limita la libertà d’insegnamento, prevista dalla nostra costituzione, e che lede l’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative, quale è questo ddl, che non può essere sostenuto da chi detiene la responsabilità istituzionale di governare l'istruzione. L’assessore Bisesti, con la sua presenza alla conferenza stampa, ha di fatto avallato anche i contenuti di un vademecum inquisitorio, distribuito in quella sede, che mette a forte rischio l’autonomia della scuola e la libertà degli insegnanti” spiega Zanella. 

Secondo i firmatari della mozione, che ora passerà al confronto in aula, la scuola non deve avere solo funzione di istruzione, ma essere anche un polo di formazione ed educazione, favorendo il pluralismo culturale e garantendo la libertà d’insegnamento. Tutte situazioni che, secondo i consiglieri dell’opposizione, non rientrerebbero nel ddl n. 148. 

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