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Mario Draghi al Quirinale per formare un governo: chi è e cosa succede adesso

E' il giorno di Mario Draghi: salirà al Colle per ricevere da Mattarella l'incarico a formare un nuovo governo. Ma quali sono gli scenari che si aprono adesso?

Mario Draghi al Quirinale: nella giornata di mercoledì 3 febbraio l'ex governatore di Bankitalia e della Banca Centrale Europea riceverà l'incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un nuovo governo per l'Italia.  Un governo tecnico guidato da una personalità che non appartiene a nessun partito politico: è stata questa la decisione del Capo dello Stato.

Ufficiale: Draghi ha accettato

La Repubblica ha vissuto altri due momenti in cui il potere è andato a un governo tecnico: quando vennero nominati Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini presidenti del consiglio. Intanto la stampa straniera è entusiasta della scelta: "Riuscirà dove la politica ha fallito" scrive il New York Times, commentando la mossa come un segnale per tutte le forze europeiste in Italia, e per l'Europa stessa.

L'uomo del "whatever it takes"

Mario Draghi, dopo aver proposto il suo governo, dovrà chiedere la fiducia al Parlamento per ottenere pieni poteri. Intanto si è già scatenato il totoministri: il nome dell’ex presidente della Consulta Marta Cartabia viene speso per la Giustizia, mentre il ministero dell'Economia e delle Finanze, se Draghi non terrà l'interim come fece Monti, potrebbe essere affidato a Fabio Panetta (che sembrava indisponibile a sostituire Gualtieri perché non poteva lasciare il board della Bce). Anche Carlo Cottarelli viene dato in corsa per l'incarico, mentre per il ministero della Salute si fa il nome di Ilaria Capua. 

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