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M90, le reazioni della politica

Centrodestra unito in difesa di Fugatti, Casa Autonomia critica: "Bastava prendersi le responsabilità"

Nelle ore successive alla notizia dell'abbattimento dell'orso M90 in val di Sole, sono diversi gli schieramenti politici che si sono espressi sulla questione della convivenza fra plantigradi ed esseri umani nelle valli trentine, anche alla luce dell'intervento fatto dal ministro Pichetto Fratin.

Lega: "È la direzione giusta"

La coalizione di centrodestra con cui Maurizio Fugatti è stato confermato presidente della provincia lo scorso ottobre siè schiera compatta in difesa del numero uno di piazza Dante: "Qui non si vuole criminalizzare i grandi carnivori o cancellare la loro presenza dal nostro territorio - scrivono in una nota stampa i consiglieri della Lega -. Il piano di gestione trentino è come quello di altri Paesi europei e prevede che quando gli orsi sono in sovrannumero rispetto alla convivenza uomo-animale prevede l'abbattimento. Per questo motivo crediamo che la legge proposta dalla Giunta provinciale di abbattere otto orsi ogni anno per i prossimi tre anni, con l' avvallo di Ispra e del Governo, vada nella giusta direzione di garantire la pubblica sicurezza".

Su M90 il ministro bacchetta Fugatti

Dello stesso avviso anche il Patt, tramite le parole dell'assessore e segretario Simone Marchiori: "L'abbattimento dell'orso M90 rappresenta una risposta agli abitanti della Val di Sole - dichiara -. Per garantire la permanenza dell'uomo in montagna e la vitalità delle nostre valli, ma soprattutto la tranquillità e la sicurezza pubbliche, è necessario che gli esemplari troppo confidenti od oggetto di aggressioni ai danni dell'uomo vengano immediatamente rimossi. L'abbattimento di M90 è una risposta che dimostra la capacità di azione della Provincia e va nella direzione da sempre auspicata dagli autonomisti". 

Per Fratelli d'Italia è invece la deputata Alessia Ambrosi a prendere parola: "Condivido totalmente l’iniziativa di soppressione dell’orso M90 in Trentino, nel solco della tradizionale linea di Fratelli d’Italia che mette e sempre metterà al primo posto il benessere delle persone e delle comunità - dice in una nota stampa - Se occorrerà abbattere altri esemplari, la Provincia dovrà naturalmente provvedere entro i limiti previsti dalla legge. È importante che si agisca il più prontamente possibile per evitare altre tragedie". Nonostante la sua uscita dall'alleanza, anche il consigliere del Gruppo Misto Claudio Cia si è schierato in difesa di Fugatti definendo "barbari da tastiera" coloro che nelle ultime ore, sui social, hanno rivolto diverse minacce poco velate al presidente della provincia. 

Casa Autonomia:"Gli strumenti c'erano già"

Dalla minoranza di centrosinistra, i più critici sono i consiglieri di Casa Autonomia: "Questo epilogo racconta ai trentini una lampante verità - scrivono Michele Dallapiccola e Paola Demagri -. Gli strumenti normativi per gestire in maniera completa la presenza dei grandi carnivori sul territorio provinciale, c'erano già tutti. Bastava applicarli smettendola di procedere a tentoni, annunci e scarico di responsabilità su chissà chi e chissà cosa". L'attacco è rivolto principalmente alla proposta di legge sull'abbattimento degli orsi che approderà in consiglio a marzo: "Non servono annunci farsa di modifiche della legge come quella che sta per arrivare - concludono gli esponenti -, Si affronti il problema con serietà, come si è fatto in questo caso. Il consenso spiccio non può arrivare sulla pelle e sulla sicurezza delle  persone". 

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