FdI sacrifica Cia per la vicepresidenza: "Il mio assessorato barattato per un piatto di lenticchie"

Si delinea più chiaramente, con il passare delle ore, il quadro che ha portato alla formazione della nuova giunta provinciale e all'accordo fra il confermato presidente Maurizio Fugatti e Fratelli d'Italia dopo settimane di stallo. All'indomani dell'affidamento della vicepresidenza a Francesca Gerosa, l'esecutivo si è riunito in seduta: fra gli assessori presenti, però, questo potrebbe essere stato l'ultimo incontro per Claudio Cia.

Il consigliere di FdI, che Fugatti aveva nominato il mese scorso come assessore a politiche per la casa, mobilità, disabilità e trasporti, era recentemente entrato in conflitto con il suo partito avendo violato l' "ordine" di disertare l'attività in assessorato in attesa che il presidente mantenesse gli accordi presi in campagna elettorale (cioè la nomina di Gerosa come vice). Cia invece si era recato nel suo ufficio lo scorso weekend per iniziare la sua attività, dichiarando il tutto sui suoi canali social e scatenando l'ira dei vertici di FdI, che hanno deciso quindi di "sacrificarlo" per ottenere l'ambita vicepresidenza. Non a caso, nel comunicato rilasciato dopo il nuovo accordo, il commissario del partito Alessandro Urzì non cita nemmeno quello che era stato il capogruppo della lista alle ultime elezioni: "Ringrazio il gruppo compatto senza cui Francesca Gerosa e FdI non vedrebbe riconosciuto il ruolo che ha: Carlo Daldoss, Christian Girardi, Daniele Biada - si legge -.Tutti avranno un loro ruolo nel partito e nelle istituzioni. E lo avranno da protagonisti in questa legislatura". 

Fugatti, alla stampa, ha di fatto confermato quello che sarà il destino dell'ormai ex assessore: "Nei prossimi giorni non avrà più le deleghe - dichiara -, che verranno trasferite a Giulia Zanotelli". Resta quindi un "vuoto" da colmare in giunta, che probabilmente verrà affidato a un assessore esterno: "È un dibattito interno alla coalizione - conclude il presidente -, nel momento in cui si sbloccherà la presidenza del consiglio provinciale si procederà anche alla nomina dell'assessore esterno". 

Non si è fatta comunque attendere la reazione del diretto interessato. Sui social, Cia scrive poche ma chiare parole: "Il mio assessorato barattato per un piatto di lenticchie, il titolo 'nobiliare' di vicepresidente - tuona -. Ma si sa, rinunciare e mettere la propria dignità nelle mani di un 'leader', per ottenere un vantaggio, è la forma più primitiva di baratto".