rotate-mobile
Election day

Elezioni provinciali 2023: tutti i candidati a presidente

Si vota per decidere il presidente della Provincia e la composizione del consiglio. Candidati, come si vota, quando e i nomi in lista. Tutto quello che c'è da sapere su questo appuntamento

Elezioni Trentino 2023, seguti tutte le ultime notizie in diretta

Elezioni provinciali a Trento 2023. Si vota il 22 ottobre e solo nella giornata di domenica 22 ottobre con seggi aperti dalle ore 7:00 alle ore 22:00. Ci sono diversi candidati a presidente che si presentano sostenuti da non poche liste. Infatti complessivamente si contano 24 partiti che hanno depositato i propri contrassegni e un totale di 50 simboli. Ma vediamo nel dettaglio chi sono i candidati a presidente del Trentino e tutte le liste che li sostengono.

Chi sono i candidati a presidente della provincia di Trento

Maurizio Fugatti

Maurizio Fugatti è il presidente uscente della Provincia di Trento. È un leghista della prima ora e si ricandida a governare il Trentino dopo cinque anni di legislatura, in cui si è distinto per una serie di azioni di governo. Fugatti poi è finito al cento di polemiche anche di rilevanza nazionale per il pugno di ferro che ha mostrato nella gestione degli animali selvatici, in particolare gli orsi, proponendo di eliminare quasi la metà dei plantigradi presenti nelle valli. In particolare ha firmato un decreto per l’uccisione dell’orsa JJ4, che lo ha portato dentro una battaglia legale con le associazioni animaliste. Da presidente, Fugatti ha vissuto e affrontato la tragedia della Marmolada.

Maurizio Fugatti ha 51 anni, è presidente della Provincia di Trento dal 3 novembre 2018 e Presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige dal 7 luglio 2021.È stato deputato alla Camera per tre legislature: la XV, la XVI e la XVIII, quando è stato anche nominato sottosegretario al ministero della Salute dal 13 giugno al 9 novembre 2018, nel primo governo Conte. Nel 2013 si candida a presidente del Trentino ma non viene sostenuto da tutto il centrodestra e perde, entrando come consigliere. Alle elezioni provinciali del 21 ottobre 2018 viene nuovamente candidato alla Presidenza della provincia, questa volta ricevendo l'appoggio dell'intera coalizione di centrodestra e di diverse liste civiche locali. E vince. Oggi si ripresenta e queste sono le liste che lo sostengono:

Alex Marini (Movimento 5 Stelle)

Alex Marini è nato a Tione di Trento, ha 46 anni ed è cresciuto a Darzo nel comune di Storo. Vive a Rovereto insieme alla moglie Melinda e ai suoi due figli: Emily e Aldo, rispettivamente di 3 e 5 anni. Dal maggio 2013 al giugno 2018 è stato impiegato come collaboratore parlamentare per il segretario dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati e poi Questore Riccardo Fraccaro, con il quale ha collaborato anche quando quest'ultimo era ministro. Prima del 2013 ha lavorato come commerciale estero, interprete di spagnolo, direttore di ristorante, bancario e ragioniere. Laureato in sociologia all’Università di Trento, ha vissuto in Spagna, Belgio, Australia, Messico, Nuova Zelanda e Brasile. Parla inglese e spagnolo e comprende discretamente francese e portoghese.

Intervista ad Alex Marini: "Serve un anno per una visita oculistica, stop alla privatizzazione della sanità trentina"

Nel 2018 si è candidato a consigliere in Provincia di Trento, dimettendosi da collaboratore ministeriale ed entrando in Consiglio. Dopo cinque anni di lavoro istituzionale, con un particolare impegno nella battaglia contro la presenza di 'ndrangheta in Trentino e nella val di Cembra, si ripresenta per guidare la Provincia e corre da solo sostenuto dalla lista del Movimento 5 Stelle. 

Sergio Divina 

Volto noto della politica trentina, Sergio Divina è nato a Trento l’8 febbraio del 1955 ed è stato uno storico militante della Lega nonché ex senatore della Repubblica. Dopo aver iniziato a lavorare come geometra della Protezione civile, è entrato in politica con il Partito liberale italiano. Nel 1991 passa all’allora Lega nord, diventando segretario del partito in Trentino in due occasioni, dal 1991 al 1995 e dal 2003 al 2005; dal 2010 al 2011 ha rivestito lo stesso ruolo anche per l’Alto Adige. Dal 1993 al 2008 è stato consigliere provinciale, mentre l’ingresso in Senato (dove è stato anche vice capogruppo del partito) risale al 2006. Durante la carriera politica ha già partecipato a diverse elezioni, sempre come candidato del Carroccio: nello specifico, ha preso parte alle comunali del 2005, alle provinciali del 2008 (a cui si è presentato come leader della coalizione di centrodestra raccogliendo il 36% dei voti, venendo sconfitto dal candidato di centrosinistra Lorenzo Dellai), e alle politiche del 2006, 2008 e 2013, prima di uscire definitivamente dal Senato nel 2018.

Intervista a Sergio Divina: "Alziamo gli stipendi dei sanitari"

Dopo essere stato eletto alle ultime provinciali, Maurizio Fugatti lo ha nominato presidente del Centro servizi culturali Santa Chiara di Trento. Divina tuttavia è entrato in aperto conflitto negli ultimi mesi con i vertici del partito, è stato sospeso e ha dunque rassegnato le dimissioni da questa carica, decidendo di correre da solo alle prossime elezioni provinciali. A sostenerlo ci sono nomi importanti come quelli di Vittorio Bridi, Ivano Job e Claudio Eccher. Sergio Divina è sostenuto da diverse liste civiche:

Francesco Valduga

Nato a Rovereto il 21 maggio 1972, Francesco Valduga è il candidato presidente della coalizione di centrosinistra. Il suo nome è stato proposto all’interno dell’alleanza dalla lista Campobase (di cui è fra i fondatori insieme all’ex presidente Lorenzo Dellai), e ha avuto la meglio su quelli del giornalista e direttore Alberto Faustini e del consigliere provinciale Paola Demagri. Sposato e padre di tre figli, laureato in medicina e chirurgia all’Università di Verona e medico di professione, dal 2004 fino al 2015 Valduga è stato direttore di primo livello dell’unità operativa di oncologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervista a Francesco Valduga: "Serve una nuova autonomia"

L’ingresso in politica avviene con il partito Progetto Trentino; dopo essere uscito dallo schieramento nel 2014, Valduga si è presentato come candidato del centrosinistra (lista Civici) e ha vinto le elezioni comunali di Rovereto del 2015, diventando quindi sindaco della città. Confermato nel 2020, si è dimesso dalla carica qualche settimana fa per potersi candidare alle provinciali, lasciando l’incarico alla sua vice Giulia Robol. Anche suo padre Guglielmo è stato sindaco di Rovereto, dal 2005 al 2010. La candidatura di Valduga è sostenuta dall’Alleanza Democratica Autonomista, coalizione che comprende sette liste:

Filippo Degasperi

Filippo Degasperi è il quarto candidato. Nato a Trento il 4 novembre 1971, città dove ha studiato e vive, esercita la professione di insegnante della formazione professionale della Provincia trentina in matematica e gestione. A quanto si legge sul suo profilo sul sito della Provincia, Degasperi è laureato in economia politica ed è anche abilitato alla professione di dottore commercialista e revisore legale. È anche un musicista visto che è diplomato in viola al Conservatorio Bonporti. Degasperi ha una moglie e una figlia.

Intervista a Filippo Degasperi: "Sanità ai sanitari"

Si candida a presidente della provincia dopo aver tentato di essere eletto come sindaco di Trento, quando era stato lanciato dalla lista "Onda Civica" costituita nell’aprile 2020 in seguito alla sua fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle, dove aveva militato fin dall'inizio. Ha poi corso due volte da candidato alla presidenza della Provincia (nel 2013 e cinque anni dopo) finendo sempre per conquistare una poltrona da consigliere. Ora ci riprova sostenuto da tre liste:

Elena Dardo

Elena Dardo è nata a Bolzano nel 1966 e dal 2003 vive a Nogaredo. Diplomata in violoncello nel 1988 al Conservatorio di Bologna, dall'anno seguente è diventata titolare di una cattedra alla scuola di musica “A. Vivaldi” di Bolzano. Inoltre, ha svolto attività concertistica in diverse formazioni cameristiche, collaborando con varie orchestre fra le quali la "Haydn" di Bolzano e Trento. È risultata idonea in audizioni all’Orchestra filarmonica italiana di Trento, al Teatro comunale di Bologna e all' Arena di Verona. Attiva anche nel campo del sociale, organizza da circa 20 anni una rassegna musicale intitolata "Musica del Cuore" nelle case di riposo e strutture socio-assistenziali dell'Alto Adige.

Intervista a Elena Dardo: "Difendiamo l'autonomia, ma su alcuni temi Roma abbia l'ultima parola"

L'ingresso in politica risale al periodo della pandemia Covid-19, durante la quale Dardo si avvicina ad "Alternativa", il gruppo parlamentare nato dalla scissione del Movimento 5 Stelle dopo la nascita del governo Draghi. Chi si era rifiutato di sostenere l’esecutivo dell’ex presidente della Bce, era stato espulso dal M5s, formando appunto la compagine “Alternativa”, che ha sempre accusato Conte di aver tradito i precetti fondanti del Movimento. Dardo si candida quindi sostenuta dalla sola lista del nuovo partito:

Marco Rizzo 

Marco Rizzo nasce nel 1981 a Torino e la sua prima tessera è quella del Partito comunista. Laureato in Scienze politiche all'Università di Torino nel 1988, è stato operaio, giornalista e insegnante. È tra i fondatori di Rifondazione comunista. In quegli anni è stato eletto alla Camera (dal 1994 al 2004), diventando nel 2001 anche presidente del gruppo parlamentare. Nel 2004 viene eletto deputato del Parlamento europeo nella circoscrizione Nord-Ovest, ricevendo oltre 10mila preferenze. Rizzo è sempre stato contrario alla costruzione de La sinistra arcobaleno, l'alleanza nata nel 2007 tra i partiti della sinistra radicale, esprimendo nettamente la propria contrarietà alla scelta di presentare un simbolo elettorale privo della falce e martello. Nel 2009 Rizzo annuncia la fondazione del movimento politico "Comunisti sinistra popolare” che si rifà ai principi del marxismo-leninismo, che diventerà poi nel gennaio 2012 "Comunisti sinistra popolare - Partito comunista" e infine, dal gennaio 2014, semplicemente "Partito comunista".

Intervista a Marco Rizzo: "Basta orsi, c'è anche la sanità"

In seguito alla pandemia di Covid Marco Rizzo si è schierato contro l'obbligo vaccinale e il Green pass. Nel 2022 alle elezioni politiche è uno dei promotori della lista Italia sovrana e popolare che unisce quindici partiti e movimenti, tra i quali Ancora Italia di Francesco Toscano, Riconquistare l’Italia di Stefano D’Andrea, Azione Civile di Antonio Ingroia, Italia Unita di Francesco Nappi, Patria Socialista di Igor Camilli. Nel 2023 Partito comunista, Azione civile, Fronte per la sovranità popolare e Ancora Italia sovrana e popolare fondano Democrazia sovrana e popolare per proseguire l'esperienza di Isp. Ed è proprio con questa lista che si candida Marco Rizzo in Trentino alle elezioni provinciali del 2023:

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni provinciali 2023: tutti i candidati a presidente

TrentoToday è in caricamento