Dario Pallaoro lascia il Patt

“Estraneo al costume delle polemiche e prima che la campagna elettorale entri nelle sue fasi più vivaci, ho liberamente deciso di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente onorario del Patt, non condividendo l'attuale linea politica del partito”: così si apre il comunicato con cui Dario Pallaoro, volto storico del partito autonomista, annuncia la sua decisione di rinunciare alla nomina come presidente onorario dello schieramento.

"Dovere morale"

Ex presidente del consiglio provinciale, Pallaoro attacca duramente la linea adottata dal partito della Stella Alpina: “Mi sembra – prosegue - in netto contrasto con le disposizioni dello Statuto del Partito e le decisioni assunte dall'ultimo Congresso del Patt, ma soprattutto con la storia e le tradizioni migliori dell'autonomismo trentino, che ha sempre rifiutato orgogliosamente qualsiasi compromissione con il nazionalismo, il centralismo e lo statalismo, principali avversari di ogni pensiero autonomista”. Una decisione importante e sofferta, arrivata non solo a un mese preciso dalle elezioni, ma anche nel giorno della presentazione della lista con cui lo schieramento parteciperà alle provinciali di ottobre: “Non si tratta di una scelta facile e comoda, stante il lungo percorso personale dentro la cultura autonomista autentica – conclude Pallaoro -, ma di un dovere morale davanti a decisioni assunte forse con troppa leggerezza e comunque distanti dalla mia formazione e dalla storia del mio impegno politico e ideale”.

La lista del Patt

Il ricollocamento del partito verso il centrodestra voluta dal segretario (e capolista) Simone Marchiori ha provocato una scissione interna al Patt. Oltre a Pallaoro ha preso le distanze anche Luigi Panizza, altro presidente onorario dello schieramento, mentre alcuni ex esponenti come Paola Demagri, Michele Dallapiccola e Walter Pruner correranno alle prossime elezioni con la nuova lista Casa Autonomia.eu, che farà parte della coalizione di centrosinistra.