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Internet veloce: a Trento costa 10 milioni. Bolzano non sborsa un euro

La Provincia di Bolzano offrirà con il suo progetto un collegamento Adsl2+ ai cittadini senza sborsare un euro, mentre la Provincia di Trento spenderà oltre 7 milioni di euro; più 3,6 investiti da Telecom

Il progetto trentino di ammodernamento della rete fissa di telefonia per la diffusione di internet veloce, garantisce un servizio sul territorio "qualitativamente superiore" rispetto a quello di Bolzano. Lo afferma oggi, fornendo a supporto una serie di dati, il presidente della Giunta provinciale Dellai nella sua risposta all'interrogazione presentata il 17 giugno scorso dal capogruppo del Pd Luca Zeni. Il consigliere evidenziava come mentre la Provincia di Bolzano offrirà con il suo progetto un collegamento Adsl2+ per i cittadini ancora fuori dalla copertura del servizio senza sborsare un euro, ma anzi godendo di un investimento sul territorio di 3,6 milioni di euro da parte di Telecom Italia. Mentre la Provincia di Trento otterrà lo stesso collegamento su tutto il territorio spendendo però 8,4 milioni di euro.

Il presidente precisa che il progetto trentino prevede investimenti complessivi per 10.972.000 euro, di cui 7.661.000 a carico della Provincia sul bilancio 2011-2012 (8,4 milioni di euro era la base di gara) e 3.311.000 euro a carico di Telecom Italia, azienda aggiudicatrice. "Di tale importo complessivo - precisa Dellai - circa 2,6 milioni di euro saranno corrisposti dall'operatore a Trentino Network per l'affitto della fibra ottica utile al progetto, e di fatto rientreranno quindi in disponibilità della Provincia. "In sintesi - prosegue il presidente - si può affermare che l'esborso massimo della Provincia autonoma di Trento è nell'ordine di 5 milioni di euro, con un impegno di Telecom Italia di circa 3,4 milioni di euro".
 
E a proposito del confronto con l'Alto Adige osserva: "In provincia di Bolzano - conclude Dellai rivolto Zeni - l'investimento di Telecom Italia è similare, ammontando a circa 3,8 milioni di euro, comprensivi dell'affitto della fibra ottica per circa 300 mila euro". Conclude il presidente: la differenza tra i due progetti "è da ascrivere in larga misura ai maggiori oneri che tipicamente sono sostenuti nelle operazioni di infrastrutturazione delle zone più periferiche, che sono quelle di maggior interesse per l'abbattimento del digital divide.
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