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Circonvallazione

Bypass ferroviario, gli inquinanti dello scalo Filzi "avvelenano" lo scontro politico

Mercoledì 27 settembre in programma un consiglio provinciale che si preannuncia di fuoco. E arrivano critiche bipartisan all’opera

Un cambio di tracciato del bypass ferroviario nell’area di Trento Nord per evitare l’ex scalo Filzi e gli inquinanti che tantissimi sostengono essere presenti nell’area? Per Rfi l’ipotesi non è contemplata. Nel frattempo continuano i monitoraggi di Appa, ma la questione agita sempre di più le acque della politica nostrana. Che cosa sta succedendo? Entriamo nel dettaglio

La situazione

Mercoledì 27 settembre è in programma l’ultimo consiglio provinciale prima delle elezioni del prossimo 22 ottobre. All’ordine del giorno la giunta Fugatti riferirà sulla situazione e sui tempi di realizzazione del bypass ferroviario. Così, sul tema, il consigliere M5S Alex Marini: “I terreni di Trento Nord sono e restano gravemente inquinati. A queste condizioni procedere col progetto di Rfi, avallato e sostenuto da Provincia e comune di Trento è una follia. Grazie al nostro impegno, mercoledì Fugatti riferirà in consiglio provinciale proprio riguardo ai lavori del bypass. Sarà mia cura ricordargli ancora una volta tutte le sue responsabilità rispetto a questa situazione”.

Quando la procura dispose il sequestro del cantiere

Anche il candidato presidente Sergio Divina è intervenuto sulla questione: “Come evidenziato nel nostro programma, lo sbocco a nord del progetto di circonvallazione ferroviaria deve essere revisionato. Fra le due alternative progettuali emerse, quella di un cambio di pendenza con uscita dei treni merci in superficie o quella di un prolungamento della galleria molto più a nord, è la seconda a vederci favorevoli, in quanto occorre tutelare i residenti di Gardolo e Lavis non soltanto dall’inquinamento del suolo ma anche da quello acustico. Data la criticità dell’area, era chiara fin dall’inizio la scarsa attuabilità dell’intero progetto. Ora si tratta di correre ai ripari, ma occorre farlo con scelte credibili e soprattutto improntate al benessere dei cittadini”.

Anche l’area politica vicina a Fugatti e che corre al suo fianco alle Provinciali, FdI, alza i toni sul tema del bypass e degli inquinanti. A partire dall’onorevole Alessia Ambrosi: “Dovremmo tutti considerare, anche chi pare averlo dimenticato, che priorità assoluta di ogni azione politica degna di questo nome dovrebbe sempre essere la salute dei cittadini. Restiamo intanto in attesa di valutare quel che emergerà non abbassando la guardia e vigilando perché su questa delicatissima vicenda ci sia la massima trasparenza”.

A farle eco la consigliera provinciale Katia Rossato: “Si sapeva benissimo che scavare dall’altezza delle aree del Sin di Trento Nord allo Scalo Filzi sarebbe stato un azzardo, non ci sono scusanti. Ma si è voluto procedere comunque, nonostante la situazione avesse palesato da subito le proprie criticità. Ora urge una soluzione in tempi rapidi, soluzione che preveda l’abbandono del passaggio dalle aree di Trento nord e dall’ex Scalo Filzi, perché altre strade per salvaguardare la salute dei cittadini non ce ne sono”. La situazione, insomma, è sempre più incandescente.

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