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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia San Giuseppe / Corso Tre Novembre

Pensionati: in Trentino 55 mila persone vivono con 500 euro

Sul totale, 55 mila garantiscono assegni mensili inferiori a 500 euro; 25.500 tra i 500 e 750 euro; 13 mila tra i 750 e 1.000. Solo 13 mila pensioni, quindi, risultano garantire assegni inferiori ai 1.000 euro mensili

Circa 120 pensionati hanno manifestato ieri in presidio sotto il Commissariato del Governo in corso Tre Novembre. In Trentino, escluso quelle di chi proviene dall'impiego pubblico, le pensioni Inps sono circa 134 mila, di queste 32 mila sono di superstiti. Sul totale, 55 mila garantiscono assegni mensili inferiori a 500 euro; 25.500 tra i 500 e 750 euro; 13 mila tra i 750 e 1.000. Solo 13 mila pensioni, quindi, risultano garantire assegni inferiori ai 1.000 euro mensili lordi.

I Pensionati del Trentino sono fortemente preoccupati rispetto all’andamento della crisi economica e sociale che il Paese sta vivendo. 
Soprattutto le fasce più deboli della popolazione quali i pensionati , anche a causa delle scelte del Governo, stanno pagando un prezzo altissimo e stanno subendo sempre di più un impoverimento significativo della loro condizione economica.
"I pensionati – spiegano Enzo Gasperini (Spi Cgil), Giuliano Zambelli (Fnp Cisl) e Claudio Lucchini (Uil Pensionati) - stanno pagando un prezzo altissimo anche in Trentino perché sono colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo nazionale: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell’Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe". 
Per questo le sigle sindacali hanno inviato al Governo la seguente lettera
"Chiediamo politiche diverse, che possano favorire giustizia sociale e un concreto rilancio del potere d’acquisto delle pensioni, ulteriormente penalizzato dal blocco della rivalutazione per gli anni 2012 e 2013. Sottolineiamo oltre modo il grave problema delle persone incapienti, chiedendo al Governo ed al Parlamento interventi che agevolino quei cittadini che stanno già nella soglia di esenzione fiscale. Oltre tutto nell’ambito di una riduzione del carico fiscale per i lavoratori dipendenti siamo a chiedere la parificazione della fascia esente prevista per i pensionati di 7.500 euro a quella dei lavoratori dipendenti di 8.000 euro. Inoltre, nell’ottica di un welfare equo e solidale, chiediamo l’approvazione urgente delle legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo fondo che costituirebbe un gesto di civiltà per tutto il Paese e avvicinerebbe l’Italia ai grandi Paesi Europei".
LE SEGRETERIE NAZIONALI DI
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