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Economia Ziano di Fiemme

Dagli scarponi alle mascherine: riconvertita La Sportiva, 3.000 pezzi al giorno

Obiettivo: 55.000 mascherine per la Protezione Civile trentina, ma non solo

Dagli scarponi alle mascherine: anche La Sportiva di Ziano di Fiemme, celebre marchio dell'abbigliamento tecnico per alpinismo ed outdoor, ha riconvertito la produzione per far fronte all'emergenza. Dopo essere stata tra le prime fabbriche trentine ad annunciare la chiusura nei primi giorni dell'emergenza ora i vertici dell'azienda annunciano la riapertura per la produzione di dispositivi di protezione induviduale.

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I materiali sono forniti dalle aziende trentine Vagotec e Texbond. I primi prototipi sono stati prodotti nei giorni scorsi, ma ora la produzione è già iniziata: obiettivo la fornitura di 55.000 mascherine alla Protezione Civile trentina. Normalmente la linea di produzione de La Sportiva sfornava 2.000 paia di calzature al giorno. Ora otto operai, su 369, richiamati dalla cassa integrazione produrranno 1.000 mascherine al giorno, ma l'obiettivo è arrivare a 3.000 a regime. 

"Stiamo anche cercando di far certificare in autonomia altri materiali in modo da renderci indipendenti anche con grembiuli e altri componenti di protezione e quindi passare ad una produzione industrializzata che permetterà nel brevissimo di raggiungere produzioni giornaliere ben più importanti - Dichiara Lorenzo Delladio CEO e Presidente di La Sportiva -. Chiaramente riconvertendo più macchinari e richiamando gradualmente più dipendenti presso lo stabilimento. Augurandoci che questo possa contribuire a mettere in sicurezza le centinaia di operatori sanitari che operano sul territorio Trentino e che oggi hanno bisogno di tutto il nostro sostegno". 

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