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Il caso

Dolomiti Energia punita dall'Antitrust. L'azienda: "Abbiamo sempre agito in buona fede"

La società, insieme ad altre cinque italiane, è stata multata per aver aumentato i prezzi con preavviso insufficiente

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha multato sei società energetiche italiane, fra cui rientra anche l’azienda trentina Dolomiti Energia. Il motivo è quello delle pratiche commerciali aggressive utilizzate per convincere clienti e consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi di corrente elettrica e gas.

Secondo l’antitrust, le società sanzionate avrebbero violato le norme introdotte dal governo Draghi per impedire aumenti unilaterali dei prezzi per le forniture energetiche fra agosto 2022 e giugno 2023. Dolomiti Energia, nello specifico, non avrebbe rispettato il preavviso previsto di 90 giorni per annunciare la modifica delle tariffe, affrettando quindi l’aumento dei prezzi. Per questo, la società trentina, insieme alla romana Acea, è stata multata dall’Agcm per 50mila euro. Molto più salato il conto presentato ai colossi nazionali: Enel dovrà pagare dieci milioni, Eni Plenitude cinque. Le altre due aziende sanzionate sono Iberdrola ed Edison. 

"Abbiamo agito in buona fede"

Dolomiti Energia ha commentato la decisione dell’Agcm tramite una nota stampa: “L’ente ha riconosciuto che in generale la condotta della nostra società è stata corretta – si legge -, censurando unicamente un’interpretazione della norma legata ad alcune situazioni particolari determinate dalla sovrapposizione temporale fra le comunicazioni inviate ai clienti e l’entrata in vigore della norma stessa. Abbiamo disposto prontamente la sospensione dell’applicazione delle nuove condizioni contrattuali proposte, in sostanza eliminando qualsiasi impatto negativo sui clienti finali”. Un errore quindi che sarebbe stato frutto di un’interpretazione errata e di un contesto caotico: “Abbiamo sempre avuto come obiettivo primario la tutela del rapporto con il cliente e consideriamo il rispetto delle leggi un valore fondante – conclude il comunicato -. Abbiamo agito sempre in buona fede, con trasparenza e con l’obiettivo di offrire le migliori condizioni contrattuali attuabili in un contesto di mercato che ha visto un incremento e una volatilità dei prezzi assolutamente fuori controllo e una oggettiva difficoltà di interpretazione delle normative di carattere eccezionale che sono state emanate”. 

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