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Economia

Covid, l'allarme di Coldiretti sulle chiusure: «I weekend valgono l'80% del fatturato»

La stima fatta da Coldiretti in riferimento all’ipotesi di chiusure nei week end, come durante le vacanze di Natale, emersa dal Comitato tecnico scientifico, va a colpire a catena tantissimi settori

Chiudere nei fine settimana affosserebbe ancora di più l'economia, ad affermarlo è stata Coldiretti in una nota stampa di giovedì 11 marzo. Il fatto che il governo possa prendere la strada del lockdown del weekend, infiamma, ancora una volta, la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana. «Il weekend» si legge nella nota «vale in questo momento l’80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismi duramente provati durante la settimana dallo smart working, dall’assenza di turisti e dalle chiusure forzate nelle zone a rischio che hanno devastato i bilanci e tagliato drammaticamente i livelli occupazionali ma le conseguenze si fanno anche sentire direttamente sui fornitori di cibi e bevande».

La stima fatta da Coldiretti in riferimento all’ipotesi di chiusure nei week end, come durante le vacanze di Natale, emersa dal Comitato tecnico scientifico, va a colpire a catena tantissimi settori. «Una prospettiva che rischia di aggravare le difficoltà della ristorazione e travolgere a valanga» sottolinea la Coldiretti «interi settori dell’agroalimentare Made in Italy con vino e cibi invenduti per un valore di 11,5 miliardi dall’inizio della pandemia. Si calcola che 300 milioni di chili di carne bovina, 250 milioni di chili di pesce e frutti di mare e circa 200 milioni di bottiglie di vino non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali con decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pescatori, viticoltori e casari che soffrono insieme ai ristoratori».

Coldiretti riflette, infine, sulla possibilità di riaprire i locali, vista la campagna vaccinale in atto e tutti protocolli adottati da ogni singola attività che deve rapportarsi con il pubblico per lavorare. «Anche alla luce dell’avanzare della campagna di vaccinazione» conclude la Coldiretti «è importante consentire le aperture nei locali della ristorazione dove sono state adottate importanti misure di sicurezza, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso».

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