rotate-mobile
Economia Gardolo / Via delle Bettine

Troppa pioggia, non c'è fieno: gli allevatori chiedono lo stato di calamità

Il maltempo estivo non ha danneggiato solo l'agricoltura: anche l'allevamento è in ginocchio. La pioggia ha fatto saltare il primo taglio del fieno ed anche il secondo è a rischio. Il presidente degli allevatori Rauzi ha chiesto al governatore Rossi di attivarsi per richiedere lo stato di calamità per i pascoli di alta quota

Le eccezionali precipitazioni degli ultimi sette mesi, con punte da record nel mese scorso, non hanno danneggiato solamente l'agricoltura ma anche l'allevamento.  dirlo è il presidente della Federazione Allevatori Trentini Silvano Rauzi che chiede lo "stato di calamità". Il maltempo ha infatti decimato la produzione di foraggio: il primo taglio di fieno è già saltato ed anche il secondo, che solitamente avviene tra agosto e settembre, sembra essere a rischio.

La richiesta è stata fatta direttamente al presidente della Provincia Ugo Rossi, presente all'incontro annuale della Federazione a Malga Pozze in Val di Sole, affinchè si attivi per richiedere allo Stato che la situazione degli allevatori trentini sia dichiarata "calamità pubblica". Rossi si è mostrato da subito molto scettico sulla possibilità ma ha assicurato: "Anche se sarà difficile abbiamo il dovere di provarci".

Il maltempo non è l'unico problema che preoccupa il mondo dell'allevamento trentino: il prezzo dei cereali è aumentato del 50% circa rispetto all'anno scorso. Negli ultimi sette anni in Trentino sono arrivati circa 310 milioni di euro dalla Comunità Europea all'interno del Programmadi sviluppo rurale, ma quest'anno sembra slittare l'anticipo del 50% del fondo normalmente erogato in questo periodo. Gli allevatori hanno chiesto alla Provincia che l'anticipo venga pagato al più presto tramite Cooperfidi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Troppa pioggia, non c'è fieno: gli allevatori chiedono lo stato di calamità

TrentoToday è in caricamento