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Fake news su Melinda, il sito anti-bufale: "Interessante capire chi ci sia dietro"

"Ci sono blog che sembrano avere dietro delle lobby" scrive Bufale un tanto al chilo. L'assessore Zanotelli: "E' in atto una strategia"

"C'è probabilmente una campagna complessiva di denigrazione dei confronti della Cooperativa Melinda". A lanciare l'allarme è la nuova assessora all'Agricoltura Giulia Zanotelli, dopo la "bufala", delle etichette del celebre marchio di mele trentine. 

Una fake news bella e buona, si fa per dire, già "sbufalata" alcuni giorni fa dal sito Bufale un tanto al chilo (clicca qui). La bufala è presto spiegata: qualcuno sui social ha diffusoo la voce, con appositi post, secondo cui la lettera F sull'etichetta corrisponderebbe a lavaggi della frutta con presunte sostanze chimiche.

Niente di più falso. La lettera identifica la cooperativa dove la mela è stata coltivata. Già, perchè Melinda è un consorzio composto da più cooperative. Quindi tutto il contrario: si tratta di un'informazione in più per il cliente. Ma si sa che inrete la bufala gira mille, milioni di volte in più della sua, pur tempestiva, smentita.

"Un danno per l'immagine del Trentino. L'episodio impone una forte presa di posizione da parte dell'Amministtrazione provinciale" prosegue Zanotelli. Che dietro possa esservi non la fantasia di qualche burlone, o sorpvveduto, ma una precisa strategia è, del resto, prospettata anche dal gestore del sito Bufale un tantoo al chilo, il mitico maiconengel.

"Ci sono blog di cui sarebbe interessante capire da che lobby siano gestiti, perché il tipo di disinformazione che fanno è sempre dello stesso tono, ed è abbastanza palese che alle spalle abbiano qualcuno che li direziona negli attacchi - scrive sul blog - spero che gli autori vengano denunciati".

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