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Truffa dell'assegno falso: la banca deve risarcire

Ennesimo caso in Trentino. Ecco la lettera predisposta dal Centro Consumatori per chiedere il rimborso

Truffato da un assegno falso: la banca deve risarcire. Il caso di uno sventurato trentino è stato preso in carico dal Centro Ricerca e Tutela Consumatori e Utenti di Trento, e si è conscluso con il rimborso da parte dell'istituto di credito. "Si tratta dell'ennesimo caso di compravendita tra privati di beni, oggetto di truffa da parte dell’acquirente - spiega il Crtcu -. Ci si trova, si vede il veicolo, l’orologio, la barca e si accetta come forma di pagamento l’assegno circolare non trasferibile".

Non finisce qui, poiché la truffa è ben studiata: "Nella maggior parte dei casi, prima di accettare l’assegno e consegnare il bene, la parti vanno in banca e chiedono al bancario se l’assegno è “buono”. In caso di risposta orale positiva e incasso dell’assegno, la banca è responsabile per eventuali frodi verso il consumatore" spiega il Centro Consumatori. Basandosi sulla decisione presa dal Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario e Finanziario il Crtcu ha anche predisposto una lettera fac-simile da utilizzare in casi come questo per chiedere il rimborso. La lettera si può scaricare sul sito del Crtcu.

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