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Cronaca

Bollettino coronavirus altri 10 decessi e +547 positivi (tra test molecolari e antigenici) in Trentino

I dati del report elaborato quotidianamente da Apss e divulgati dalla Provincia e dal Ministero della Salute

Sale il numero dei decessi in Trentino legati al coronavirus. Un aggiornamento del report dell'Apss (Azienda per i servizi sanitari) dell'11 dicembre 2020 ne rivela 10, uno in più rispetto al giorno precedente. La vittima più giovane aveva 61 anni, quella più anziana 96. L’età media calcolata in base all’età degli ultimi deceduti è di 84 anni. I nuovi positivi ai test molecolari sono 160. A questa cifra si affianca quella dei positivi emersi dagli ultimi antigenici effettuati: sono 387 nuovi casi.

dati covid 11 dicembre 202-2

Altri dati che si ricavano dal bollettino riguardano la classificazione dei positivi: 153 sono asintomatici e ben 355 paucisintomatici, malati al momento con ridotte conseguenze che sono seguiti a domicilio. Nell’ambito delle Rsa invece si contano 23 nuovi contagi, fra ospiti e operatori. Ci sono anche in questo bollettino bambini molto piccoli fra i nuovi contagiati: 2 hanno meno di 2 anni e altri 6 meno di 5 anni. Sono sempre numerosi purtroppo gli ultra settantenni: 109 il dato odierno, mentre scendono a 18 le classi in quarantena (sono in corso accertamenti su 47 casi di ragazzi in età scolare che hanno contratto il virus). Dei 458 pazienti attualmente ricoverati negli ospedali trentini, 47 sono in rianimazione. Ma ci sono anche 153 nuovi guariti. Infine i tamponi: i molecolari analizzati ieri sono stati 2.675, di cui 1.224 nel laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ed altri 1.451 alla Fem. I tamponi antigenici rilevati dall’Apss sono 2.101.

Il vaccino

L'attesa del vaccino sembra essere sempre più grande. Ormai, di tutte le proposte in arrivo dal mondo scientifico e della ricerca, pare che anche in Italia, all'inizio del 2021, inizierà la campagna vaccinale. A questa dovranno sottoporsi tutti, o almeno una grande fetta della popolazione, anche i guariti dovranno farlo, ma il commissario all'emergenza Domenico Arcuri ha fatto capire che la priorità sarà data a chi non ha mai incontrato l'infezione. Il piano per arrivare all'immunità di gregge entro settembre.

Dpcm e Natale

Non tutto è perduto, l'incubo del Natale in solitaria per gli anziani e gli amici non «autosufficienti» parrebbe svanito grazie all'arrivo di una circolare da Roma. Servirà l'autocertificazione (o il modulo autodichiarazione) ma sarà possibile raggiungere e assistere parenti o amici soli e non autosufficienti durante le feste natalizie. La circolare che lo permette è stata pubblicata dal ministero dell'Interno sulle misure del Dpcm 3 dicembre 2020 e sul decreto legge 2 dicembre n. 158 2 certifica quello che era stato anticipato già prima dei provvedimenti, ovvero che sarà possibile fare visita agli amici, ai nonni o agli anziani soli in qualsiasi momento (rispettando il coprifuoco) durante le feste di Natale 2020 e Capodanno 2021. Ma specifica che dovranno essere "non autosufficienti", in attesa delle Faq di Palazzo Chigi. E il coordinatore del Cts Agostino Miozzo chiede la denuncia penale contro chi aggira i divieti. Arrivano da ogni parte d'Italia ormai i consigli su come affrontare il Natale 2020, nell'anno del Coronavirus che ha sconvolto tutto il mondo come lo abbiamo vissuto fino a qualche mese fa. L'ultimo contributo è arrivato da Giovanni Di Perri, professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Torino.

Piano scuola

Esclusa la domenica, ma non il sabato e il prolungamento delle lezioni anche nel mese di luglio. Sarebbe questo, in poche parole, il nuovo piano sulla scuola pensato dal ministro alla Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, per permettere agli studenti di recuperare le lezioni perse durante l'anno. A l'Aria di domenica su La7 Azzolina ha spiegato: «Il sabato in classe c'è già, soprattutto al Sud, per la domenica non penso sia da perseguire, anche le famiglie non lo vogliono».

Pericolo terza ondata

Brutte notizie all'orizzonte. Il professor Andrea Crisanti, che per tutta l'emergenza sanitaria si è pronunciato sull'andamento del contagio e sulle previsioni, continua a parlare di «terza ondata» e lo fa in maniera piuttosto dura. «La terza ondata in queste condizioni è una certezza - ha affermato Crisanti a L'aria che tira analizzando il quadro della situazione in cui è piombata l'Italia da quasi un anno -. Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante» e poi ha aggiunto «Il calo dei positivi di ieri (7 dicembre ndr) è legato al numero dei tamponi eseguiti. Se avessimo fatto il consueto numero di tamponi, avremmo avuto 28mila nuovi casi. In Lombardia, che è stata zona rossa, la situazione migliore. In Veneto, zona gialla, i casi aumentano».

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