M90, Ispra dà il via libera alla Provincia: cattura o abbattimento
L'ente ha espresso il suo parere sulla richiesta avanzata dopo l'avvistamento dell'orso a Mezzana
Nella giornata di venerdì 2 febbraio l'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha espresso il suo parere riguardo la richiesta della Provincia di Trento, che pare intenzionata a procedere all'abbattimento dell'orso M90.
Chi è M90
M90 è un esemplare di circa due anni e mezzo che si è reso protagonista di diversi avvistamenti e incontri ravvicinati negli ultimi mesi in val di Sole, la zona ancora scossa dalla tragedia di Andrea Papi. Il plantigrado ha iniziato a creare scompiglio per la prima volta a settembre, quando in due occasioni è stato visto girare poco distante dal centro abitato di Dimaro. Catturato, radiocollarato e identificato, per poi essere rimesso in libertà, a ottobre è rimasto coinvolto in un incidente in strada a Mezzana, dove è stato investito da un'auto prima di riuscire ad allontanarsi nei boschi. Sempre a Mezzana, poi, risale l'ultimo incontro ravvicinato: nel pomeriggio di domenica 28 gennaio, durante un'escursione, una coppia è stata seguita per circa un chilometro dal plantigrado che è stato poi allontanato anche grazie all'intervento di alcune persone intervenute a far rumore con le moto.
"M90? Se li avesse davvero inseguiti, li avrebbe raggiunti"
In seguito a quest'ultimo episodio, l'assessore alle foreste Roberto Failoni ha informato Ispra chiedendo il parere sulla vicenda e confermando l'intenzione di "perfezionare la richiesta di rimozione tramite abbattimento". L'ente adesso ha dato il via libera alla Provincia di intervenire per la cattura o l'uccisione dell'animale.
Rispetto ai precedenti casi con gli orsi JJ4 e F36, in caso di un probabile scontro in tribunale con le associazioni animaliste stavolta la Provincia potrebbe essere forte della nuova legge che consente l'abbattimento di un massimo di otto orsi all'anno, una nuova norma che, dopo essere stata approvata sia dall'Ispra che dalla Giunta, verrà discussa in Consiglio provinciale il prossimo 4 marzo. Gli attivisti di StopCasteller hanno già annunciato la loro intenzione di organizzare, nello stesso giorno, un presidio davanti al palazzo della Provincia.
