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Nuova legge

Arriva il via libera: in Trentino si possono abbattere otto orsi all'anno

La Giunta ha approvato il disegno di legge che modifica la norma del 2018. Failoni: "Messo un freno"

Nella mattinata di venerdì 19 gennaio, la Giunta ha approvato il disegno di legge che prevede l'abbattimento fino a un massimo di otto esemplari di orso in Trentino all'anno. Un altro passo verso l'entrata in vigore della norma che modifica quella del 2018, e che ora dovrà passare anche in consiglio provinciale. 

La legge

La proposta, presentata all'esecutivo dall'assessore alle foreste Robereto Failoni, prende spunto dal rapporto dell'Ispra intitolato "La popolazione di orsi del Trentino: analisi demografica a supporto della valutazione delle possibili opzioni gestionali". In questo documento, l'ente stabilisce che in Trentino è possibile abbattere fino a otto esemplari di plantigradi all'anno (non più di due femmine adulte e non più di due maschi adulti) senza mettere a rischio la loro presenza nel territorio. Un rapporto che il presidente della provincia Maurizio Fugatti aveva già citato, invano, nell'ordinanza con cui aveva autorizzato l'abbattimento dell'orsa F36, poi sospesa dal Tar prima che l'animale venisse trovato morto a Roncone. 

Costa: "Legge incostituzionale"

Una volta ottenuto l'ok dal Governo e dopo essere stato confermato alle ultime elezioni provinciali, il numero uno di piazza Dante ha quindi lavorato al nuovo ddl per modificare la norma del 2018, secondo la quale l'abbattimento dei plantigradi era possibile solo in casi urgenti. Il testo prevede che il numero massimo di esemplari, fissato attualmente a otto, possa comunque variare di anno in anno, anche in base alle valutazioni (non vincolanti) che verranno fatte sempre dall'Ispra e ai sensi del Pacobace. 

Failoni: "Mettiamo un freno all'impennata della popolazione di orsi"

"Si tratta del frutto di un accordo con il Governo, che rappresenta un cambio di passo importante oltre che un risultato che guarda alla specificità del nostro territorio. Mettiamo così un freno all’impennata della popolazione di plantigradi, a garanzia della sicurezza delle persone, con l'effetto di migliorare anche le condizioni di lavoro degli agricoltori e di quanti lavorano nell’ambiente forestale". Questo il commento dell'assessore Failoni dopo l'approvazione del ddl da parte della Giunta. 

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