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Il testo del nuovo Dpcm, punto per punto

Tanti i punti con i quali fare i conti nelle prossime settimane. Chiusure, restrizioni sempre più forti e moltissime raccomandazioni sono contenute nell'ultimo provvedimento firmato da Conte e Speranza

Firmato nel fine settimana tra il 24 e il 25 ottobre, lo stesso in cui è tornata attiva l'ora solare, il nuovo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) torna a restringere la vita extra lavorativa ed extra scolastica. Le misure saranno attive fino al 24 novembre di quest'anno, salvo nuovi «colpi di scena». È il terzo provvedimento emanato in un solo mese, ossia da quando il numero dei contagi ha iniziato a salire rapidamente in tutta Italia. 

Rimane l'obbligo ormai in vigore dalla primavera del 2020 di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi dove può essere garantito l'isolamento rispetto a persone non conviventi. Sono esclusi dall'obbligo le persone che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini con meno di 6 anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. L'obbligo di indossare la mascherina rimane saldo anche nelle abitazioni private con persone non conviventi. Rimane l'obbligo del distanziamento sociale di almeno un metro. Gli accompagnatori di persone che necessitano di cure in istituti sanitari o nei pronto soccorsi non potranno sostare nelle sale di attesa. 

Vige la raccomandazione verso tutti di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, se non per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità. Nel provvedimento è stata sottolineata la possibilità che strade o piazze nei centri urbani, che possano essere considerate a rischio assembramento, possono essere chiuse dalle  21. Si potrà accedere ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici rispettando il divieto di assembramento e la distanza di sicurezza. Sono state invece sospese le attività dei parchi tematici. 

L'attività fisica potrà essere svolta all'aperto, nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici, rispettando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, pubblici e privati, sono sospesi, escluse le competizioni e le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra, riconosciuti dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano), dal Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e dalle Federazioni.

Battuta di arresto anche per gli impianti nei comprensori sciistici. Potranno accedervi solo gli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Qui viene sottolineato che «gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti».

Le attività che sono state sospese fino al 24 novembre riguardano: palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Anche se «l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».

Le manifestazioni pubbliche sono state soppresse ormai da tempo in moltissimi Comuni, il Dpcm ne consente l'organizzazione solo se in forma statica e con rispetto delle distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.

Il nuovo provvedimento vede la chiusura e la sospensione anche per:

  • attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò; 
  • spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto;
  • attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso; 
  • le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose;
  • le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi ad eccezione di quelle di carattere nazionale ed internazionale nel rispetto di protocolli di sicurezza;
  • i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza.

Le cerimonie pubbliche si potranno svolgere nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in senza pubblico, mentre le riunioni nell'ambito delle pubbliche amministrazioni si potranno svolgere in modalità a distanza, salvo che per motivate ragioni. Inoltre, le pubbliche amministrazioni dovranno predisporre misure necessarie a garantire la progressiva riapertura di tutti gli uffici pubblici e il rientro in sicurezza dei dipendenti. Qui è incentivato il lavoro agile con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale del 50%.
Anche l'orario di ingresso del personale è differenziato, salvo quello sanitario e socio-sanitario, impegnato in attività connessa all’emergenza o in servizi pubblici essenziali. 

Si potrà accedere ai luoghi di culto con misure organizzative volte a evitare assembramenti e che garantiscano il distanziamento. Si potrà partecipare alle funzioni religiose con persone rispettando i protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni. L'accesso è consentito anche nei musei.

Il mondo della scuola subirà leggeri variazioni: 

  • per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia la didattica si svolgerà ancora in presenza;
  • scuole secondarie di secondo grado adotteranno forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, con il ricorso alla didattica digitale integrata per il 75% delle attività. Dovranno inoltre essere rimodulati gli orari di ingresso e di uscita degli alunni, ricorrendo anche a turnazioni pomeridiane. L'ingresso non deve avvenire prima delle 9.
  • sono invece stati sospesi viaggi d'istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche per tutte le scuole; 
  • le università possono predisporre didattica e attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle proprie esigenze formative, ma sempre con riguardo all'evoluzione del quadro pandemico territoriale.

Stop  alle procedure concorsuali pubbliche e private, oltre alle abilitazioni all’esercizio delle varie professioni. Potranno esser portate avanti quelle situazioni in cui le valutazioni potranno esser fatte direttamente con i curricula dei candidati o telematicamente.

Altro duro colpo per le attività commerciali, quelle al dettaglio proseguiranno con l'osservanza dei protocolli e del distanziamento, con ingressi dilazionati ed evitando le soste per tempi prolungati che vadano oltre a quello necessario per gli acquisti. Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie potranno rimanere aperti dalle 5 alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, con la discriminante che dovranno essere tutte conviventi. Non si potranno consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico dopo le 18, se non negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti. Uno spiraglio rimane aperto per la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme, fino alle 24. 

Rimangono aperte le attività che curano i servizi alla persona nel rispetto dei protocolli vigenti: bancari, finanziari, assicurativi, quelle dei settori agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

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