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Guerra al coprifuoco in Trentino: Fugatti pronto a firmare l'ordinanza

ll nuovo decreto-legge ha fatto saltare alcune restrizioni, ma non quella del coprifuoco che, però, potrebbe non durare fino al 31 luglio. Se i dati epidemiologici lo permetteranno, infatti, la misura potrebbe slittare alle 23 se non addirittura essere eliminata

Se c'è una misura più disprezzata tra tutte quelle nate durante l'emergenza sanitaria da coronavirus, è il coprifuoco. Dalle animate discussioni a Roma, fino al tavolo della provincia autonoma di Trento dove il presidente Maurizio Fugatti si dice "pronto" anche a firmare un'ordinanza. 

«Una persona che si siede alle 20.15 in un ristorante perché alle dieci deve tornare a casa?» afferma ancora Fugatti sulla sua pagina Facebook. «È una misura cattiva ed ideologica che non ha nessuna logica epidemiologica e va contro il mondo produttivo. Su questo sono pronto a fare un’ordinanza».

ll nuovo decreto-legge ha fatto saltare alcune restrizioni, ma non quella del coprifuoco che, però, potrebbe non durare fino al 31 luglio. Se i dati epidemiologici lo permetteranno, infatti, la misura potrebbe slittare alle 23 se non addirittura essere eliminata. 

Più "controllata" la reazione del sindaco di Trento Franco Ianeselli che, invece, ha affermato: «Non partecipiamo al gioco dei buoni che vogliono riaprire e dei cattivi che vogliono chiudere. Non funzionano così le cose. Crediamo che l'apertura della città debba essere graduale, ma irreversibile. La cosa peggiore oggi sarebbe fare un passo indietro». E, nel caso la Provincia di Trento decidesse di spostare il coprifuoco alle 23, il sindaco ha aggiunto: «Rispetteremo l'ordinanza provinciale, se c'è un'ora in più la gestiremo senza problemi».

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