SERIE C – Covid, Trento multato

TRENTO – Tegola in casa Trento. La Società gialloblù e il presidente Mauro Giacca hanno patteggiato infatti una sanzione economica per il club (pari a 2975 euro) e per il patron (pari a 2235 euro), oltre che un mese di squalifica al responsabile sanitario.

Le sanzioni fanno riferimento alla mancata osservanza – da parte del club gialloblu – di alcuni protocolli sanitari in materia di certificazioni verdi per il Covid-19, e per non aver attuato i necessari controlli sanitari nel corso dell’ultima stagione sportiva. In particolare, pare che il club gialloblu sia finito sotto la lente d’ingrandimento sulla questione tampone ogni 48 ore per i giocatori in attesa della seconda dose di vaccino.
Dal club di via Sanseverino non sono mancate le spiegazioni. Come precisato in un intervista a L’Adige, il segretario generale Renato Schena, ha riferito che la Società aveva deciso di far cambiare i giocatori in locali diversi, sfruttando lo spazio a disposizione al centro sportivo di Gardolo. Pare che gli ispettori federali ne abbiano preso atto, ma senza considerarla una procedura valida ai fini del protocollo. Un errore d’interpretazione, quindi. In cui ci è “cascato” il Trento, per nulla aiutato – va precisato – da un protocollo che cambiava di continuo e che non facilitava quindi le azioni dei club. Dalle parole di Schena, poi, è emerso che il club del capoluogo avrebbe deciso di non effettuare i tamponi ogni 48 ore, in virtù del fatto che i giocatori utilizzassero spogliatoi diversi.
Quanto all’assetto dirigenziale, il Trento saluterà a fine mese lo stesso Schena, a scadenza naturale del contratto.