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Aquila Basket, parla Trainotti: "Una squadra che mi esalta"

Il general manager della squadra di via Fogazzaro è molto soddisfatto delle prime due settimane di lavoro dei giocatori: "Ho visto tutti molto concentrati, con grande impegno e determinazione"

Salvatore Trainotti, general manager dell’Aquila Basket,  è molto soddisfatto delle prime due settimane di lavoro della squadra: “Ho visto tutti molto concentrati, ogni singolo allenamento viene affrontato con grande impegno e determinazione ma, cosa più importante, si sta creando quello spirito di squadra che è fondamentale per raggiungere qualsiasi risultato in ogni sport. Sarà importante continuare su questa strada senza esaltarsi o demoralizzarsi per i risultati che verranno nelle diverse amichevoli che ci aspettano da qui al sette ottobre, data di inizio del campionato”. E proprio due giorni fa l’Aquila è uscita vincente dalla partita con Bologna giocata per di più fuori casa: “Quello che mi ha colpito è stato lo spirito di sacrificio di tutti i ragazzi, si trattava di un incontro che non metteva in palio assolutamente nulla e vedere gente che ha continuato a correre e sudare dall’inizio alla fine è stato, senza dubbio, il segnale migliore”.

Per la prima volta nella storia i bianconeri potranno contare su due giocatori americani: “Sia Elder che Umeh sono lontani anni luce dalla loro forma migliore e, d’altra parte, sarebbe strano il contrario. Anche loro però si sono calati subito nella realtà di Trento nel migliore dei modi”. Che campionato si aspetta il general manager? “Barcellona, Scafati e Veroli sono le grandi favorite, un gradino sotto Verona e Casale. Per il resto vedo grande equilibrio come il solito in A2. Ogni anno c’è una sorpresa in positivo ed una in negativo, sarebbe bello ovviamente rientrare nel primo caso”. In questi giorni si parla molto della “non equa” condivisione del PalaTrento tra l’Itas Volley e l’Aquila,  Trainotti però smorza subito i toni: “Partiamo dal presupposto che dobbiamo cercare una soluzione per tutti gli sportivi che vivono in provincia e potranno godersi una stagione esaltante al palazzetto con due realtà davvero competitive. E’ fondamentale non farne una questione di bandiera altrimenti non andremo da nessuna parte. Io penso semplicemente che se la squadra di volley iniziasse gli allenamenti alle 16.30 per terminarli due ore più tardi, anziché fare dalle 17 alle 19.30 ci consentirebbe di lavorare con maggiore tranquillità. Non si tratta di un’idea geniale è sufficiente andare a vedere cosa succede nelle altre città che hanno lo stesso problema”. 
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