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Meno due giorni al voto: Dellai promette più soldi alle Comunità

A due giorni dal referendum, il governatore provinciale promette che una parte dell'Iva spettante alla Provincia verrà invece data alle Comunità virtuose. Scetticismo del Pdl sull'affluenza alle urne

Lorenzo Dellai interviene a gamba tesa sulle Comunità di valle, che domenica sono attese al vaglio del referendum popolare indetto dalla Lega Nord e sottoscritto da 9mila firme. Il governatore provinciale promette che una parte dell'Iva spettante alla Provincia verrà invece data alle Comunità virtuose, dove per virtuose si intende chi è in grado "di dare impulso allo sviluppo e alle imprese". 

Insomma si tratta di soldi. Peraltro non è nemmeno cosa certa: lo stesso quotidiano che riporta la notizia, spiega che la novità "dovrebbe arrivare con la prossima legge finanziaria e diventare operativa l'anno prossimo. Insomma nulla è certo, si tratta di una proposta "elettorale": domenica si vota, e la pensata è: non votate per il Sì domenica 29 aprile, avrete un aumento di risorse. Intanto i partiti di maggioranza, Upt, Pd e Patt, dichiarano di voler modificare la legge nel caso in cui le Comunità sopravvivano al referendum. Le minoranze attaccano a testa bassa e invitano al voto (anche se Viola del Pdl ha fatto capire di non credere molto al raggiungimento del quorum: "'Abbiamo visto che la propensione ad andare a votare per un referendum è scarsa in Italia, quindi non credo che questo locale faccia eccezione - ha detto Viola - tuttavia si riscontra tra i cittadini molta contrarietà alla riforma istituzionale delle Comunità di Valle''. Insomma, riassumendo, Lega Nord, Fiamma Tricolore, Fli, Sel e Pdl sono per il "sì", mentre socialisti e Verdi per il no. Pd, Upt, e Patt, i partiti di maggioranza, sono per l'astensione, anche se con qualche distinguonelle file del partito democratico.
 
Intanto uno dei cattolici più progressisti e rispettati della città, il direttore del Centro diocesano di Trento Alessandro Martinelli, commenta così gli appelli al non voto, fatti in particolare dall'Upt, dal Pd e dal Patt.: "Non credo che che l'astensione l'astensione costituisca una dimensione dell'essere cittadino. - ha dichiarato al giornalista Andrea Tomasi -. In questo clima di indifferenza, diciamo pure di menefreghismo, credo che prendersi il tempo di andare alle urne ed esprimere la propria opinione sia un segnale importante. E'un dovere diritto di noi tutti".
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