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Scontro Dorigatti-Simoni, trovato accordo in un protocollo

Il presidente del consiglio provinciale Dorigatti ha posto il problema della continua concomitanza tra le assemblee del Consiglio delle autonomie e le sedute del Consiglio provinciale. Verrà preparato un accordo

Conferenza dei capigruppo dei partiti in Consiglio provinciale questa mattina. Il presidente Bruno Dorigatti ha posto anche il problema della continua concomitanza tra le assemblee del Consiglio delle autonomie e le sedute del Consiglio provinciale, che impediscono ai consiglieri provinciali il diritto garantito per legge di assistere ai lavori dell’organismo di livello comunale. Una questione che lo ha portato allo scontro istituzionale con il presidente del Consiglio delle autonomie Marino Simoni. Dorigatti proporrà a Simoni la stesura di un protocollo d’intesa per risolvere il caso. Compatta la posizione del centrodestra (il che è curioso visto che Dorigatti è del Pd): il capogruppo leghista Alessandro Savoi ha detto di avere già pronto sul tavolo un disegno di legge per imporre al Consiglio delle autonomie il rispetto di tempi e modi del Consiglio provinciale. Anche i capigruppo Walter Viola (Pdl) e Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) hanno detto che la dignità del Consiglio provinciale non può essere calpestata.

Il Consiglio provinciale, reduce dalla tornata in aula di questa settimana, tornerà a riunirsi martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 maggio prossimi. Dopo il question time di rito, il tema forte sarà quello del disegno di legge depositato ieri dal Presidente della Provincia Lorenzo Dellai e comprendente il nuovo pacchetto di misure anticongiunturali rivolto alle imprese. Oggi il Vicepresidente Alberto Pacher ha annunciato di avere depositato "in corsa" un emendamento, per introdurre nella stessa legge un articolo 1 bis, che recepisca il decreto legge del Governo Monti sulla cosiddetta spending review.
 
Il testo governativo prevede espressamente che le Province a statuto speciale facciano riferimento a nuove regole di riordino della spesa pubblica in quanto “principi di coordinamento della finanza pubblica”. La Giunta si adegua e prevede appunto un articolo di legge provinciale che imponga all’esecutivo la stesura, entro 60 giorni, di un “piano di miglioramento della pubblica amministrazione”. Riorganizzazione del sistema pubblico provinciale, semplificazione amministrativa, iniziative per l’amministrazione digitale, razionalizzazione della spesa pubblica, trasparenza, controlli, valutazione del personale, coinvolgimento del privato nella gestione dei servizi pubblici: sono gli obiettivi. Lunedì pomeriggio il disegno di legge sarà esaminato dalla Prima commissione permanente presieduta da Renzo Anderle: si corre insomma per garantire il varo della legge già martedì 22 maggio. Alla discussione del ddl Dellai sono state riservate 7 ore.
 
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