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Politica Pergine Valsugana

Pergine dice no all'impianto di termo-ossidazione dei rifiuti

Petizione e raccolta firme contro l'impianto: "Sorgerebbe vicino ad asilo e scuole"

La popolazione di Pergine Valsugana si mobilita contro la realizzazione di un impianto di termo-ossidazione dei rifiuti che dovrebbe sorgere in via dell'Industria. Una petizione è stata depositata a palazzo Trentini, sede del consiglio provinciale, da un comitato di cittadini.

Il documento, con le prime 380 firme, è già stato presentato al presidente dell'assemblea Walter Kaswalder e sarà sottoposto ora all'Ufficio di Presidenza consiliare e poi alla III Commissione permanente. I rappresentanti della popolazione (Donata Beber, Carla Zanella e Tomasina Chiodo) hanno rappresentato a Kaswalder tutta la preoccupazione per un impianto definito "sperimentale, certo di grande interesse, ma che viene proposto in un'area totalmente inadatta, perché vicina ad asilo nido, scuola materna, scuola e centro giovani, fitta poi di negozi e attività artigianali".​​

"La salute dei nostri bambini, oltre che di tutti i cittadini, prima di tutto" dicono i promotori. Il rischio è che l'impianto si trovi ad operare in una zona estremamente sensibile: nelle vicinanze infatti sorge l'asilo nido comunale, la scuola dell'infanzia comunale, e gli istituti comprensivi Pergine 1 e Pergine 2. Senza considerare le abitazioni dei residenti. Secondo le stime descritte nella petizione, nell'impianto verrebbero gassificate circa 5 tonnellate di rifiuti al giorno. 

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