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Padri separati, la proposta di legge bocciata in commisione

Braccio di ferro tra l'assessore alla salute Ugo Rossi ed i proponenti dei disegni di legge per aiutare i padri separati: la legge esistente, ha detto Rossi, già prevede tutti gli interventi in materia

Braccio di ferro in quarta commissione tra l'assessore provinciale alla salute Ugo Rossi ed i proponenti dei disegni di legge per aiutare i padri separati: la legge esistente, ha detto Rossi, già prevede tutti gli interventi in materia. Quindi il ddl proposto dall'Idv è stato ritirato, mentre quello del centrodestra è stato respinto dalla commissione con 5 voti contrari, 3 favorevoli (Civica, e 2 PdL) e il presidente astenuto.

Tutti i contenuti che si vorrebbero introdurre con i due testi sono previsti da altrettanti interventi della Giunta e comunque presenti nell’ordinamento provinciale: lo ha detto l’assessore competente che ha definito "inutile" un intervento legislativo in materia. Mentre l’esponente dell’Idv, alla luce delle considerazioni dell’assessore, ha ritirato il proprio documento, il centrodestra ha ritenuto di procedere all’esame, precisando come ci sia una sostanziale differenza tra interventi amministrativi e legislativi. Il disegno di legge mirava a favorire un rapporto paritetico dei due genitori separati nei confronti dei figli, prevedendo una serie di iniziative di consulenza, ascolto, servizio, sostegno legale, economico, abitativo e psicologico ai padri separati, figure ritenute "deboli" rispetto alla controparte femminile (se non altro dal punto di vista giuridico). 

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