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Ospedale di Cavalese, botta e risposta in Consiglio

Il Pd attacca Fugatti: "Gestione poco trasparente per favorire i privati, ci sarebbero gli estremi per le dimissioni"

La giornata di martedì 26 ottobre in consiglio provinciale è ruotata intorno al futuro dell'ospedale di Cavalese, tema che ha portato allo scontro maggioranza e opposizione, anche con toni aspri. Già in mattinata, durante il question time, la seduta era stata sospesa dopo una mancata risposta del presidente della Provincia Maurizio Fugatti ad un'interrogazione del consigliere di Onda Civica Filippo Degasperi.

Il presidente, infatti, assente dalla seduta mattutina, non ha lasciato, com'è prassi, le consegne per la risposta ad un collega di Giunta (in questo caso l'assessore Mattia Gottardi), motivando la scelta di non rispondere proprio in vista di un suo intervento previsto nel pomeriggio.

Intervento che poi c'è effettivamente stato: in aula, Fugatti ha difeso la correttezza del percorso compiuto e sostenuto la necessità di accogliere e valutare anche la proposta progettuale dei privati.

Il presidente ha esordito ricordando che l’opera relativa all’attuale ospedale di Fiemme e Fassa è, ad oggi, programmata nel DPS in materia di edilizia sanitaria 2019-2021, approvato dalla Giunta provinciale il 20 dicembre 2019 con un finanziamento di circa 36,3 milioni di euro, dei quali circa 15 in conto capitale sugli esercizi 2021-2025 e 21 con il ricorso al debito da contrarre in relazione ai tempi di realizzazione dell’opera. Con ciò Fugatti ha sottolineato che, quindi, non è vero che le risorse per realizzare il progetto non ci sono più, perché il finanziamento è previsto e ancora possibile.

"Gli interessi privati rimangono quindi sullo sfondo - ha assicurato il presidente - non essendo ancora entrati nella fase della cosiddetta procedura pubblica, volta all’aggiudicazione di una commessa. Prima di entrare in questa fase le proposte del privato devono essere fatte proprie dall’amministrazione se reputate coerenti e confacenti con gli indirizzi programmatici e le esigenze pubbliche".

Fugatti, sulla presentazione avvenuta il 17 marzo scorso della proposta di partenariato pubblico-privato da parte del costituendo Rti (raggruppamento temporaneo di imprese) composto da Mak Costruzioni, Siram spa, Dolomiti Energia e Intesa San Paolo, per il progetto di ospedale da realizzare a Masi di Cavalese e il suo mantenimento in efficienza per 18 anni, ha ricordato che il 7 maggio scorso il Navip (Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici) ha comunicato l’avvio dell’istruttoria di competenza. E poi inviato il 9 agosto scorso un documento interlocutorio all’impresa proponente alla quale ha chiesto elementi di chiarimento e completamento del progetto iniziale. Elementi che l’8 ottobre scorso sono stati presentati dall’impresa e che sono state oggetto di una prima valutazione del Navip nella seduta del 20 ottobre.

"L’istruttoria quindi – ha concluso il presidente – è tutt’ora in corso e una volta che il Navip avrà formulato nella relazione finale il proprio parere sulla documentazione presentata, la Giunta coinvolgerà i territori interessati per valutare congiuntamente il percorso più adeguato per rispondere agli interessi pubblici sottesi al progetto del nuovo ospedale di Cavalese".

Una versione fortemente criticata dal consigliere del Pd Luca Zeni, che ha accusato Fugatti e la Giunta di aver operato in modo non trasparente. "Si porta avanti dietro le quinte un progetto senza dirlo mentre pubblicamente se ne sostiene un altro. Per questo a un presidente si potrebbero chiedere le dimissioni" attacca l'esponende della minoranza.

"Mentre rassicurava sull'iter, iniziato nel 2015 col consenso di tutti i territori coinvolti, rispetto alla costruzione del nuovo ospedale di Cavalese in adiacenza a quello esistente, il Presidente Fugatti sin dal gennaio 2020 aveva avviato in modo non trasparente un'interlocuzione con un'impresa privata, facilitandone il rapporto con alcuni amministratori locali, conclusasi con il deposito nel marzo 2021 di una proposta di Partenariato Pubblico Privato, per la realizzazione di una nuova struttura a Masi di Cavalese" scrive il Pd in una nota.

Il gruppo consiliare del Partito democratico pretende chiarezza e ha presentato una risoluzione sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione, in cui si chiede al Presidente Fugatti trasparenza sul futuro della struttura, "per la quale già dal 2019 esiste un cronoprogramma di progettazione, dopo un bando di gara approvato e un finanziamento complessivo per i lavori di circa 48 milioni di euro messo a bilancio".

Nella risoluzione i consiglieri chiedono la conferma del cronoprogramma previsto per la realizzazione dell'ospedale, in adiacenza a quello già esistente; di ristabilire il finanziamento già previsto a bilancio e di bloccare l’iter avviato rispetto alla proposta di partenariato pubblico privato.

Per qualunque ipotesi possa essere oggetto di valutazione della giunta provinciale, i consiglieri chiedono che sia avviato un percorso ampio, trasparente e partecipato, al termine del quale l’eventuale individuazione di una nuova area per l’ospedale derivi da una programmazione complessiva: sanitaria e sociosanitaria, ambientale, viabilistica ed economica.

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