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Diritto al voto per i trentini all'estero, scontro in Consiglio: Marini vuole migliori strumenti, Savoi negarglielo

Savoi: «Il 24% dei residenti nel Comune di Cembra Lisignago sono iscritti all’Aire ed è inaccettabile che una percentuale così alta di non residenti incida sull’andamento delle elezioni in un luogo che magari nemmeno conosce»

Scontro sul diritto al voto durante la seduta del Consiglio provinciale del 9 novembre 2020. Il consigliere del gruppo misto Alex Marini ha impegnato la Giunta con un emendamento aggiuntivo sul diritto di voto dei trentini che vivono all'estero richiamando il diritto al voto, ma Alessandro Savoi di Lega Salvini Trentino non partecipa al voto perché ritiene inaccettabile che persone che vivono all'estero possano «pesare» su questo tipo di scelte e ha come esempio il Comune di Cembra Lisignago dove il 24% dei residenti risulta iscritto all’Aire (Associazione italiana residenti all’estero). 

La mozione di Marini

Marini, nella sua mozione, impegna la Giunta a «formulare uno studio di fattibilità volto a stabilire quali siano, per la realtà della Provincia autonoma di Trento, le migliori soluzioni normative e organizzative atte ad assicurare l’effettività del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero sancito dall’art.48 della Costituzione, a valutare la possibilità e l’opportunità di introduzione del diritto di voto per corrispondenza dei cittadini iscritti nell'anagrafe degli italiani residenti all'estero e dei temporaneamente dimoranti fuori provincia ed a prevedere misure adeguate a mitigare i rischi inerenti la sicurezza e la trasparenza delle procedure, anche attraverso la riattivazione del tavolo di lavoro con il Governo». 

L’impegno del documento prosegue poi nel «valutare la possibilità di adottare la modalità di voto per corrispondenza in via sperimentale in occasione dello svolgimento del referendum propositivo provinciale per l’istituzione del distretto biologico che dovrà essere programmato in una domenica compresa tra il 1° febbraio e il 31maggio 2021; infine, ad adottare le iniziative di competenza per costituire un gruppo di lavoro inter-istituzionale tra Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Trentino-Alto Adige e il Ministero dell’Interno per sottoscrivere un protocollo d’azione finalizzato ad armonizzare e uniformare secondo un’unica procedura ispirata a criteri di efficacia ed efficienza, le modalità di convocazione e di svolgimento dei comizi elettorali e delle operazioni di voto per referendum ed elezioni comunali, provinciali, statali ed europee anche al fine di introdurre correttivi nella normativa elettorale vigente e nei regolamenti e nelle prassi organizzative e forme di collaborazione fra gli uffici elettorali».

La reazione di Savoi

Completamente opposta, la reazione del consigliere Savoi, intervenuto sulla mozione per annunciare l’astensione ed evidenziare due aspetti sui quali, secondo lui, bisogna intervenire: «fare un ragionamento serio sull’Aire (associazione italiana residenti all’estero)» ha detto e «sul costante incremento del fenomeno dei residenti all’estero: per fare un esempio il 24% dei residenti nel Comune di Cembra Lisignago sono iscritti all’Aire ed è inaccettabile che una percentuale così alta di non residenti incida sull’andamento delle elezioni in un luogo che magari nemmeno conosce». E poi ha aggiunto che un secondo punto di dissenso: «sul voto per corrispondenza perché abbiamo visto anche di recente come possa dare adito a truffe».

Il consigliere Claudio Cia di Agire si è allineato al pensiero del collega Savoi, dichiarando di riconoscersi a pieno in quanto dichiarato: «è giusto che il diritto al voto sia accordato a chi vive il territorio. Avere qualcuno che vota dall’America per le elezioni comunali, ad esempio, non ha alcun senso. Anche il voto per corrispondenza, a suo avviso si presta molto a falsificazione: è pericoloso non avere una struttura che garantisca la correttezza delle procedure».

Astensioni e sostegno

Senza voler entrare nelle polemiche politiche, Luca Guglielmi della lista Fassa ha dichiarato l’astensione perché «non appassionato al tema». Ha invece espresso condivisione per questo documento di mozione Lucia Coppola di Futura, sottolineando che «il diritto di voto per i residenti all’estero è sancito dall’articolo 48 della Costituzione e non lavorerei sul pregiudizio in questo senso, mentre il tema della correttezza e della trasparenza va tenuto certamente in considerazione e monitorato con i dovuti strumenti». Anche Giorgio Tonini del Pd ha dichiarato il proprio sostegno alla mozione. Sulle due questioni sollevate dal collega Savoi Tonini.

Il documento è stato approvato nella forma modificata con 27 voti favorevoli, Cia astenuto e Savoi non ha partecipato al voto.

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