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Delibera sui servizi sociali bocciata. "Ma il problema esiste e va risolto"

Il documento non è passato sebbene fosse supportato da 500 firme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

La delibera del consigliere comunale Gabriella Maffioletti per la riforma dei servizi sociali, la prima delibera in assoluto presentata da un consigliere comunale e non dalla giunta, non è passata sebbene fosse supportata dalla firma di 500 cittadini. I consiglieri non hanno risparmiato critiche al sistema dei servizi sociali. In aula si è parlato persino di "sequestri di stato e crimini contro l'umanità". Si è sollevato il tema delle relazioni dei servizi sociali che sono spesso, o persino "quasi sempre", alterate e non corrispondenti alla realtà come ha sostenuto un consigliere che svolge la funzione di avvocato e che conosce il problema in modo approfondito.

 Il consigliere comunale Maffioetti ha sostenuto che la giustizia minorile "è una gallina dalle uova d'oro e che non vede esenti da possibili conflitti di interesse né il consiglio comunale né la giunta". Ha ricordato che il presidente della commissione politiche sociali, Marco Pisoni, lavora per Villa Sant' Ignazio mentre l'assessore all'ambiente Michelangelo Marchesi è il direttore della cooperativa Progetto '92 che si occupa di minori seguiti dai servizi sociali o sottratti alle famiglie. Il sindaco stesso ha preso la parola per difendere l'assessore Marchesi dicendo che viene allontanato dalla sala quando si parla del Progetto '92, ammettendo quindi che esiste un conflitto di interessi. Le associazioni che si occupano della famiglia, i genitori e i cittadini attenderanno al varco questi consiglieri per ricordare loro le promesse fatte che sono state registrate in un video che sarà presto disponibile su YouTube.

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