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Debiti dei Comuni verso le aziende, ancora da pagare 10 milioni di euro

Il presidente del Consorzio dei Comuni Marino Simoni smentisce le cifre pubblicate dal quotidiano "Il Sole 24 Ore", che parlava di crediti per oltre 140 milioni da parte delle imprese verso i Comuni. "Cifre fantasiose e, forse, anche pretestuose"

“Cifre fantasiose e, forse, anche pretestuose, cifre che non corrispondono assolutamente alla realtà e che, soprattutto, mettono in cattiva luce l'amministrazione virtuosa dei Comuni trentini”.  E’ la risposta di Marino Simoni, Presidente del Consorzio dei Comuni Trentini, alle cifre apparse in questi giorni sulla stampa e riferite ai pagamenti che i Comuni dovrebbero alle aziende trentine.  Le cifre, che fanno riferimento ad una stima del quotidiano economico “Il sole 24 ore”, indicano una somma che si attesta sui 144,2 milioni di euro. Una cifra assurda e inesatta, sottolinea Simoni, visto che i pagamenti, tra l'altro non esigibili nell’ immediato, si attestano su cifre a un solo numero.

La verifica, il Presidente dei Comuni Trentini, l'ha commissionata stamani ai funzionari degli uffici di riferimento del Consorzio. Immediati i risultati: dai conteggi del Servizio autonomie locali della Provincia Autonoma di Trento, risulta, infatti, che la situazione dei debiti evidenzia un conteggio totalmente diverso e decisamente minimo: l’ammontare complessivo dei debiti  di parte capitale dei Comuni con più di 1000 abitanti ( quelli che devono sottostare al patto di stabilità) in essere al 31.12.2012 era pari a euro 52 milioni dei quali circa 41 milioni già pagati alla data dell'8 aprile 2013. Non pagati, a tale data, risultano, quindi, circa 7,2 milioni per opere pubbliche e 3,8 milioni per altre spese in conto capitale. Rispetto a questi la PAT ha dato indicazioni di pagare, essendo gli stessi coperti da finanziamento provinciale. Per quanto riguarda i tempi di pagamento i Comuni trentini risultano essere tra i più virtuosi d’ Italia con pagamenti a 30 giorni, chiuso l’iter burocratico. "Certo in questo campo si può fare meglio accelerando le procedure, e su questo stiamo lavorando - aggiunge ancora Simoni -, ma le cifre esatte sono assolutamente distanti da quanto viene dichiarato e riportato in questi giorni dagli organi di informazione”.

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