Tornano i saldi: i consigli del Centro Consumatori di Trento

Saldi liberalizzati tutto l'anno anche in Trentino, ma uno dei periodi "caldi" delle svendite resta quello estivo: in questi giorni molti negozi stanno iniziando ad allestire le vetrine con le famose percentuali di sconto. Il Centro Ricerca e Tutela Consumatori di Trento ricorda però alcune accortezze per non incappare in brutte sorprese.

"I prezzi ridotti non "riducono" anche i diritti dei clienti: innanzitutto ricordiamo che in occasione delle svendite i prodotti venduti non dovranno essere solo esenti da vizi e difetti di qualsiasi tipo, ma dovranno anche essere "conformi" agli annunci pubblicitari che li riguardano. Per quanto riguarda le indicazioni del prezzo scontato, esse dovranno riportare tre elementi: il prezzo di vendita originario, il ribasso del prezzo espresso in percentuale e il nuovo prezzo di vendita, scontato" spiega una nota dello sportello di piazza Sanzio.

Ciò che in precedenza era già segnalato come offerta speciale dovrà essere ulteriormente scontato, ed inoltre i prezzi pubblicizzati devono essere  praticati  senza limitazioni e senza essere associati ad altre vendite, fino ad esaurimento scorte. Attenzione anche alla distinzione, prevista dalla legge, tra "merce in saldo" e "merce ordinaria". Secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2016, i commercianti, gli artigiani e i liberi professionisti hanno l'obbligo di accettare pagamenti dai propri clienti anche tramite carte bancomat e di credito - spiega il CRTCU -. I commercianti non sono tenuti a ritirare i prodotti che non risultino difettosi; questo sia durante il periodo delle svendite che durante la stagione normale. Se lo fanno è solo per cortesia. La sostituzione di merce acquistata in svendita, che non presenta difetti, è per lo più esclusa espressamente dal venditore. Per chi desidera comunque usufruire dell'eventuale sostituzione della merce acquistata, sarebbe opportuno farselo indicare espressamente dal commerciante sullo scontrino di cassa o sulla fattura".